Diffondiamo la richiesta, protocollata lo scorso 3/2/2017, del consigliere comunale Alfredo Ballatore indirizzata al presidente del consiglio dell’Unione dei 5 Reali Siti e avente come contenuto la proposta di formazione di un Contratto di Fiume e di Paesaggio per uno sviluppo strategico del comprensorio dal punto di vista dell’agricolo, archeologico e commerciale.
Preg.mo Sig. Presidente,
con l’entrata in vigore della Legge di stabilità n. 221 del 28 dicembre 2015, è stato formalmente riconosciuto il “contratto di Fiume” di cui all’art. 59 come strumento di Governo del territorio. Tale articolazione è da ritenere in aggiunta alle norme dell’UE e ad alcuni provvedimenti in ambito regionale orientati ad uso razionale delle risorse ambientali e territoriali, non ultimo in aggiunta all’articolo 68-bis, Capo II del titolo II della parte terza del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. Lo strumento del “Contratto di Fiume e di Paesaggio” oltre che costituire un valido strumento di programmazione economica e di governo del territorio, può rappresentare l’unica vera opportunità per costruire, con presupposti d’intesa istituzionale e in termini partecipativi, uno strumento ampiamente riconosciuto e condiviso, utilizzato già da anni a livello europeo.
La individuazione di aree più adeguate da riqualificare e promuovere anche per un futuro sviluppo turistico, possono e devono coinvolgere tutti i comuni dell’Unione, con al centro delle attività la riorganizzazione del settore agricolo, l’uso dei prodotti agricoli più funzionali a politiche di sviluppo che potranno delinearsi da un progetto unitario da fare coincidere con le linee di finanziamento e fondi strutturali in corso di definizione d parte della Regione.
Affinché si possa pensare a sbocchi immediati di mercato, il finanziamento di nuovi impianti e attività dovrà necessariamente coincidere con adeguate politiche locali finalizzate alla condivisione di programmi orientati ad un uso turistico delle risorse. Le preesistenze archeologiche e la riqualificazione dei centri storici minori, la creazione di “botteghe” artigiane e di promozione dei prodotti agricoli dovranno necessariamente coincidere anche con le politiche imposte dal nuovo Codice del Commercio, attraverso l’adozione degli atti di programmazione comunali e intercomunali come il “Documento Strategico del Commercio” e il “Distretto Urbano del Commercio”.
Si impone come urgente una programmazione complessiva degli interventi sul territorio e delle prospettive di crescita economica e sociale, rispetto alle quali il “Contratto di Fiume e di Paesaggio” potrà essere avviato anche sulla base di una progettazione preliminare che al momento non impegnerebbe risorse economiche particolarmente rilevanti. Per quanto innanzi e nell’interesse del comprensorio territoriale in cui ricade anche il proprio comune del quale sono consigliere comunale, con la presente CHIEDO che sia convocato con urgenza un consiglio dell’Unione dei Comuni dei Cinque Reali Siti con all’O.d.G. in seguente punto di discussione: “1. Formazione di un “Contratto di Fiume e di Paesaggio”, ai sensi dell’art. 59 della Legge di stabilità n. 221 del 28 dicembre 2015. Provvedimenti”.
In attesa cordiali saluti. Orta Nova, 03 febbraio 2017
Chiaffredo Ballatore
FOCUS SUI CONTRATTI DI FIUME:
I Contratti di Fiume (CdF) sono strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata che perseguono la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale.
I soggetti aderenti al CdF definiscono un Programma d’Azione (PA) condiviso e si impegnano ad attuarlo attraverso la sottoscrizione di un accordo.
Rientrano in questa definizione anche i contratti di lago, di costa, di acque di transizione, di foce e di falda, qualora gli strumenti sopra descritti vengano utilizzati ponendo l’attenzione a categorie di corpo idrico diverse dal fiume.Â
Requisiti di finalitĂ e coerenza
I contratti di fiume contribuiscono al perseguimento degli obiettivi delle normative in materia ambientale, con particolare riferimento alla direttiva 2000/60/CE (direttiva quadro sulle acque) , che prevede il raggiungimento del “buono stato” di qualità dei corpi idrici, alle relative direttive figlie, unitamente alla direttiva 2007/60/CE (direttiva alluvioni) , e alle direttive 42/93/CEE (direttiva Habitat) e 2008/56/CE (direttiva quadro sulla strategia marina) , in quanto utile strumento per la prevenzione e riduzione dell’inquinamento, l’utilizzo sostenibile dell’acqua, la protezione dell’ambiente e degli ecosistemi acquatici; la mitigazione degli effetti delle inondazioni e della siccità nonché per il coordinamento e la coerenza delle azioni e degli interventi previsti per l’attuazione delle suddette direttive. (fonte http://nuke.a21fiumi.eu/Cos%C3%A8unContrattodifiume/tabid/56/Default.aspx)
[…] Il punto 3 riguarderĂ la lettura di alcune comunicazioni del presidente. Subito dopo si entrerĂ nel vivo dei lavori della seduta assembleare, con la discussione (Punto 4) volta alla richiesta del ripristino del tratto stradale che collega Stornara – Stornarella e Ascoli Satriano. Il percorso interessa le strade provinciali 88-89-91 ed ha un’importanza strategica soprattutto per i lavoratori che quotidianamente si recano presso lo stabilimento FCA di San Nicola di Melfi. Al punto 5 si passerĂ all’approvazione di una proposta di formazione di un contratto di Fiume e di Paesaggio, così come richiesto pubblicamente dal consigliere comunale di Orta Nova, Alfredo Ballatore. (LEGGI DI PIU’ QUI https://ilmegafono.eu/2017/02/07/ballatore-scrive-allunione-approviamo-un-contratto-fiume-paesaggio/). […]