“Città del Vino” – Orta Nova lo era già, così come ricorda la cartellonistica agli ingressi della cittadina dei Reali Siti. Ma all’orizzonte sembrerebbe prospettarsi un’ulteriore opportunità che potrebbe favorire l’attivazione di progettualità e percorsi legati alla valorizzazione delle etichette vinicole che caratterizzano la fervente imprenditoria locale.
Negli scorsi giorni, infatti, il sindaco di Novoli (LE), Gianmaria Greco, in qualità di coordinatore regionale dell’Associazione Nazionale “Città del Vino” ha conferito al sindaco di Orta Nova, Gerardo Tarantino, l’incarico di coordinatore provinciale e membro della Giunta Regionale della medesima organizzazione che si occupa di aiutare i Comuni (con il diretto coinvolgimento di Ci.Vin srl, sua società di servizi) a sviluppare intorno al vino tutte quelle attività e quei progetti che permettono una migliore qualità della vita, uno sviluppo sostenibile e più opportunità di lavoro.
Il risultato è stato subito accolto con grande entusiasmo dalla maggioranza ortese e in modo particolare dall’assessorato all’agricoltura, rappresentato dall’avvocato Alessandro Paglialonga che ha spiegato così le opportunità che deriveranno da questa nomina: “siamo onorati di ricevere questo riconoscimento che è rivolto al sindaco ma in generale a tutta la città di Orta Nova, la quale può contare su prodotti vinicoli eccellenti e riconosciuti anche al di fuori dei confini cittadini” – dichiara l’assessore Paglialonga. “Cercheremo di svolgere questo incarico con la massima diligenza, in modo da riportare sul territorio tutte le iniziative che questa associazione organizza durante l’anno, nella speranza che anche altri comuni del nostro territorio si aggreghino a questo percorso”.
Dopo la nomina, la Giunta ortese incontrerà i vertici di questa organizzazione per cominciare a formulare una strategia condivisa e prospettare degli eventi da riportare sul territorio di Orta Nova. L’ultimo contatto tra il comune del Basso Tavoliere e l’associazione “Città del Vino” risale allo scorso maggio, quando lo stesso Tarantino invitò le aziende del territorio a partecipare alla “Selezione del Sindaco”, un concorso enologico che si tiene in terra d’Abruzzo e che vede tra gli organizzatori anche Recevin (Rete Europea della Città del Vino). Senza dubbio, la rilanciata partnership potrebbe consentire ad un territorio che già può contare su un DOC troppo spesso sottovalutato, di confrontarsi con marchi del centro-nord Italia più rodati dal punto di vista della promozione territoriale e del marketing multicanale. Questa, tra l’altro, è una delle finalità dell’associazione nazionale “Città del Vino”, la quale si propone di promuovere proprio quelle piccole peculiarità locali che non hanno né la forza né gli strumenti per entrare nei circuiti enologici d’elite.
La politica, con impulsi trasversali, ha individuato proprio l’importanza del perseguimento di questi obiettivi. Da tempo, in seno all’Unione dei Cinque Reali Siti, si discute l’approvazione di un Marchio di Denominazione Unica del territorio, in grado di riunire e censire tutte le eccellenze enogastronomiche che nel contempo potrebbero contare su un brand unitario e forte. Il progetto, negli ultimi tempi, pare aver rallentato la verve iniziale con la quale era partito, ma gli sforzi degli stakeholder locali continuano ad andare nella stessa direzione. L’obiettivo è quello di dare una vetrina e positiva alle aziende, ma anche quello di creare circuiti di enoturismo. Superano ormai i 3 miliardi di euro di fatturato le entrate di questa branca del turismo che non vede ancora tra i protagonisti una terra vocata da secoli alla qualità dei suoi fermentati.