Si ricompatta la maggioranza di Orta Nova proprio poche ore prima di un consiglio comunale che aveva diversi punti delicati all’ordine del giorno. La squadra di Governo capitanata dal sindaco Dino Tarantino, potendo contare finalmente su tutti i seggi effettivi, dopo la crisi degli ultimi mesi, è riuscita a far passare alcune deliberazioni che incalzavano a causa delle scadenze perentorie fissate dalla legge.

Dopo aver dato seguito alla discussione sul progetto di finanza per la gestione del cimitero, la relativa mozione presentata dalla minoranza è stata bocciata e quindi la decisione tanto vituperata non sarà rimessa ad una seconda lettura in Giunta. Entrando nello specifico del programma dell’assemblea sono stati approvati alcuni debiti fuori bilancio relativi ad altrettante controversie, poco prima di procedere all’approvazione dell’addizionale IRPEF che anche per l’anno in corso si caratterizzerà per un’aliquota dello 0,8%.

Durante la stessa seduta di ieri, l’assemblea ha avuto modo di deliberare il Piano di Alienazione degli immobili, in merito al quale le opposizioni hanno richiesto una strategia più efficace verso la vendita di strutture dismesse e non utilizzate. Nel corso della discussione sulla quantità e la qualità dei fabbricati da destinare alla residenza pubblica, è stato trattato anche lo stato di immobilismo che contraddistingue la situazione contingente della nuova zona Pip di Orta Nova, la quale stenta a partire a causa della scarsa appetibilità dei lotti. L’assessore ai lavori pubblici, Laura Spinelli, ha confermato la disponibilità a voler rivedere la lottizzazione di questa zona produttiva in modo da ottenere degli spazi ridimensionati e quindi più prossimi alle esigenze e al potere di mercato delle piccole e medie imprese.

Ma la discussione più accesa ha riguardato la rivalutazione della scelta sull’area da destinare alla delocalizzazione del mercato e alla nuova zona fiere, oltre naturalmente alla definizione delle aliquote TASI, IMU e TARI per l’anno 2017. Nello specifico di quest’ultimo passaggio, la tassa sui rifiuti è stata ricalcolata in base al nuovo Piano Economico Finanziario presentato dalla SIA e contenente la determinazione del costo del servizio di gestione dei rifiuti urbani per i prossimi mesi, fino alla scadenza del contratto fissata per giugno. Sono state spiegate le ragioni in virtù delle quali la maggioranza ortese ha disertato l’ultima assemblea del Consorzio che gestisce SIA, nonché quelle che hanno portato al ricorso al TAR sulla quantificazione di un costo del servizio che non si confà – secondo quanto spiegato dai ricorrenti – alla qualità dello stesso.

“In attesa che il Tribunale Amministrativo si pronunci – ha spiegato Laura Spinelli – l’Ufficio ha già redatto un progetto per bandire la gestione alternativa dei servizi che oggi svolge Sia, al fine di appurare se altre aziende siano in grado di svolgere gli stessi compiti ad un prezzo inferiore, assicurando standard qualitativi più alti”. Una sorta di mandato esplorativo che servirà a “smascherare” l’azienda consorziata che tale eventualità anche in virtù delle ultime incombenze di bilancio.

Le opposizioni però, soprattutto dalla voce dell’ex sindaco Iaia Calvio, sono insorte nel merito delle inevitabili impennate della tassa sui rifiuti. “Per le famiglie sono previsti degli aumenti oltre il 100%, massacrato anche tutto il settore della ristorazione e dell’alimentare. Anche gli studi professionali saranno salassati dalle nuove tabelle avallate da questa amministrazione. Gli aumenti per le pescherie e gli ortofrutta toccheranno il 500%” – così si è espressa la capogruppo del Partito Democratico che poi è passata agli esempi sul calcolo del nuovo tributo: “una coppia di pensionati che vive in una casa di 80 mq, dai 150 euro pagati fino all’anno scorso, si troverà a pagare circa € 339 per il 2017. Si tratta di un vero e proprio bagno di sangue che mortificherà ulteriormente alcuni comparti del tessuto economico-produttivo che insiste sul territorio comunale”.

L’assessore Nicola Maffione, detentore della delega ai tributi, in risposta, ha sottolineato che le tariffe individuate per alcune categorie commerciali sono state le più basse possibili all’interno di un range di scelta che il decreto statale impone in questi casi per la definizione della quota fissa e della quota variabile.

Stiamo legittimando un PEF e delle tariffe contro cui  abbiamo giustamente fatto ricorso al TAR” – ha fatto notare il consigliere Lorenzo Annese, cogliendo una palese contraddizione sulla definizione delle tariffe sui tributi. L’acceso consiglio comunale si è concluso con l’approvazione della sottoscrizione delle quote del costituendo Gal Tavoliere che ha presentato la Strategia di Sviluppo all’attenzione della Regione Puglia per partecipare alla misura Leader dei PSR 2014-2020. Le difficoltà politiche che hanno gravato sulla maggioranza non hanno permesso di deliberare questo passaggio prima della presentazione dei soggetti promotori tenutasi nelle scorse settimane presso la Camera di Commercio di Foggia. Il comune di Orta Nova con colpevole ritardo ha comunque aderito alla nuova società che attende il verdetto della commissione giudicatrice di Bari.

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