Ha concesso l’encore del suo ultimo tour che è stato l’atto della sua consacrazione. Erica Mou, al secolo Erica Musci, giovane cantautrice biscegliese che vanta già una partecipazione a Sanremo, è tornata a Stornara per l’ultimissima tappa del “Tienimi il Posto Tour”. Al suo fianco un’amica, un volto noto della critica musicale e soprattutto una voce sintonizzata sulla stessa frequenza lungo la strada del ritorno. Valentina Farinaccio, con gli estratti del suo ultimo romanzo “La strada del ritorno è sempre più corta” ha riempito le pause musicali di riflessioni, aneddoti e storie di ordinaria esistenza meridionale concepite dal suo estro narrativo. Proprio il continuo pregiudizio avvertito nei centri del sud, il disagio esistenziale che si mescola alle delusioni affettive e l’esigenza di andare via, hanno rappresentato il comune denominatore che ha unito Erica a Valentina e il loro spettacolo alla kermesse di Inchiostro di Puglia, la notte bianca della cultura che ogni anno porta nelle piazze pugliesi delle storie scritte su carta o su pentagramma. Ad organizzare la serata, nella cornice del Bistrot degli Audaci di Piazza della Repubblica, è stato il circolo Arci Travel di Stornara, in collaborazione con l’amministrazione comunale e l’assessorato alla cultura. L’evento ha ottenuto un buon seguito al punto che la sistemazione logistica è stata stravolta ed ampliata all’ultimo momento per fare spazio al gran numero di  curiosi che hanno preso parte al reading stornarese dalle tinte melanconiche ma ricolme comunque di speranza nel futuro.

Nei Reali Siti, però, la notte dei fortini letterari ha avuto inizio molto prima. L’esordio è stato affidato al comune di Ordona, dove dalle prime ore del pomeriggio si sono tenute delle letture per i bambini a cura dell’animazione di Rio Bo. In seguito, sempre nella città degli scavi, si è preso la scena Alessandro Croce, il fumettista foggiano che ha portato con sé il suo inseparabile Scazzamurello. La serata, pregna di approfondimenti e momenti di incontro, è poi proseguita con le note di Erica Mou e le letture di Valentina Farinaccio, nella location di Stornara. Quest’anno, infatti, gli organizzatori hanno provato a riunire sotto il collante della cultura, i comuni dei Cinque Reali Siti, spesso carenti sia dal punto di vista della collaborazione che per quanto riguarda l’organizzazione di eventi itineranti. A spiegarlo è stato lo stesso Vincenzo Signoriello, presidente del circolo Arci Travel:

“Abbiamo tentato di costruire una rete unitaria che inizi a funzionare in maniera sinergica, in modo da evitare anche gli errori del passato, quando troppo spesso eventi di una certa rilevanza, a distanza di pochi chilometri, venivano proposti nello stesso giorno e alla stessa ora. Deve passare il messaggio che con la cultura si mangia, nel senso che gira l’economia e tutti ne hanno un beneficio tangibile. Tra l’altro uno degli obiettivi di Inchiostro di Puglia – conclude – è proprio quello di creare consapevolezza e unità di intenti intorno alle radici comuni della nostra cultura meridionale”.

Nel suo speech su note musicali, anche la curatrice delle rubriche del venerdì di Repubblica, Valentina Farinaccio, ha chiosato rimarcando questo concetto. “La strada del ritorno si fa più corta solamente attraverso il dialogo quotidiano, solo così le distanze si annullano”.

Poi ci sono tutti quegli elementi che nell’immaginario dell’autrice hanno contribuito a farla allontanare dalla sua terra natia, quella Campobasso dove ha avuto il coraggio di ambientare anche il suo romanzo. Il testo pubblicato dalla Mondadori è stato per lei un vero e proprio strumento per superare queste difficoltà di ambientazione ed iniziare una scalata vertiginosa, la stessa che hanno avuto alcune delle protagoniste del racconto. Si tratta di una full immersion nella dimensione femminile, raccontata con realismo ed ironia, passando per tappe dove prevale l’amore, prima della perdita e della trasformazione. La giornalista Valentina Farinaccio, al suo esordio editoriale, ha voluto lasciare un messaggio ai suoi lettori, ma indirettamente anche all’attento pubblico di una infreddolita Stornara: “attraversare il dolore (e non scansarlo) è l’unico modo per uscire salvi e interi, dall’altra parte”. Questa storia è stata anche una dichiarazione d’amore per i libri e le eredità trasmesse con la carta e l’inchiostro, preferibilmente “di Puglia”, riprendendo il nome e il target dell’evento.

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