Sono diversi gli spunti che consentono di poter affermare che le ultime elezioni comunali di Stornara abbiano contribuito a scrivere una pagina di storia importante, sia per il piccolo centro dei Cinque Reali Siti che per gli almanacchi delle statistiche politiche su scala provinciale e regionale. Il sindaco uscente, Rocco Calamita, è stato rieletto con ampio distacco sul candidato outsider, Michele Mandriani. Il candidato della Lista Stornara Smart ha ottenuto l’80,15% dei consensi (2730 voti), in virtù dei quali potrà governare per altri 5 anni una città che sta cercando di scrollarsi di dosso la nomea di piccolo centro agricolo, puntando sul marketing elettorale. Mai un sindaco del meridione ha ottenuto una percentuale così ampia. Altro dato singolare è quello che fa notare come il candidato consigliere più suffragato della lista di Calamita (Brigida Andreano, 754 voti) abbia ottenuto più consensi rispetto a quelli riconosciuti a tutta la lista avversaria (676). Secondo gli accordi presi ben prima dello spoglio, all’interno della Giunta, oltre all’ex vicesindaca Andreano, entreranno coloro i quali hanno ottenuto più preferenze, ovvero Francesco Bianchino, Roberto Nigro (già in odore di delega ai lavori pubblici) e Alessandro Grandone, che verosimilmente sarà il più giovane assessore della storia di Stornara: un altro record nel mirino.

Nella serata di ieri, dal palco di Piazza Matteotti, alla presenza dell’assessore regionale al bilancio, Raffaele Piemontese, Calamita ha ringraziato i suoi elettori e ha spiegato quali saranno i tratti caratteristici del suo nuovo corso a palazzo di città. “Devo ringraziare tutti i cittadini di Stornara – ha affermato Calamita – loro ci hanno premiato per tutto quello che abbiamo fatto in questi cinque anni. Questo risultato così ampio, però, ci stimola a fare sempre meglio. Il nostro impegno, sin da subito, si rivolgerà alla realizzazione di una città ‘smart’, sempre più intelligente e all’avanguardia. Faremo la videosorveglianza in tutto il paese, il rifacimento dei marciapiedi di quartiere e ci dedicheremo alla cantierizzazione dei grandi progetti che sono già stati approvati, come quelli per la nuova RSSA e il cine-teatro per i quali l’assessore Piemontese ci ha dato una mano”.

Piemontese ha sottolineato la capacità del sindaco di saper curare gli interessi della sua comunità di appartenenza, sollecitando in maniera insistente e insistita le istituzioni regionali. “Non ho difficoltà ad affermare che Rocco Calamita sia uno dei sindaci più bravi di tutta la provincia di Foggia” – ha affermato l’assessore regionale. “Più volte è venuto a Bari a sollecitare la nostra attenzione sui progetti per Stornara. Nel caso della RSSA e del Cine Teatro non abbiamo fatto altro che sostenere gli interessi legittimi di una comunità che vuole crescere. Questo avviene quando la politica locale è autorevole e non schiava della burocrazia. Quando ragiona e sa farsi valere, i risultati sono una conseguenza ovvia”.

Subito dopo hanno preso la parola tutti i candidati, eletti e non eletti. Tripudio di applausi per Brigida Andreano, la quale ha rivolto un invito alla minoranza affinché porti avanti un progetto di opposizione costruttiva per il bene della cittadinanza. Nigro invece si è tolto dei sassolini dalla scarpa, attaccando gli oppositori: “Adesso, per altri cinque anni, parleranno dei carciofini rap”, con riferimento al festival di prossima organizzazione, criticato dalla lista avversaria in campagna elettorale.

L’ultima parola è stata quella del sindaco rieletto. I suoi numeri hanno attirato le attenzioni delle testate giornalistiche nazionali che lo hanno intervistato nelle ultime ore. Nelle prime priorità da sindaco rieletto c’è tutto il modus facendi che ha portato Calamita ad ottenere un così largo consenso tra i suoi concittadini. Appena insediatosi, dopo il commissariamento prefettizio, il sindaco smart ha dovuto fronteggiare la grave situazione della vertenza Petrone (con un debito di 5 milioni di euro sancito dalla Corte d’Appello di Bari), un comune sull’orlo del default a causa del fallimento Gema e del caos rifiuti della Sia e problemi di carattere sociale, con una criminalità dilagante e la difficile integrazione delle numerose famiglie comunitarie ed extracomunitarie insediatesi a Stornara per prendere parte ai lavori stagionali nei campi. Calamita ha operato bene in questi settori anche grazie ad una sussidiarietà ed una collaborazione con un settore tecnico-amministrativo che viene invidiato da tutti i comuni limitrofi per competenze e capacità e che giustamente è stato elogiato dal sindaco dal palco di Piazza Matteotti. L’ufficio tecnico, in modo particolare, è stato in grado di redigere progetti di un certo livello che hanno ottenuto in lungo e in largo finanziamenti regionali per opere pubbliche che, altrimenti, non sarebbero state possibili sfruttando soltanto le risorse delle casse comunali.

Allo stesso tempo, un altro tratto vincente è stato quello dell’inventiva e della voglia di mettersi in gioco, coinvolgendo i privati. Da tre anni a questa parte, a Stornara si tiene una festival del Rap che attira grandi nomi internazionali, oltre ad interpreti amatoriali provenienti da tutte le parti d’Italia. Lo scorso anno, lo Stornarap ha attirato circa 150.000 persone (dato fornito dagli organizzatori), con un dispiegamento importante di energie ad opera dell’amministrazione comunale e della aziende private che ne detengono gli oneri di organizzazione. Il tema è stato molto dibattuto in campagna elettorale, con Calamita che a più riprese ha ribadito la volontà di voler creare un formato che ambisca ad equipararsi alla Notte della Taranta di Melpignano e ad altri eventi di tendenza divenuti caratteristici di piccoli centri del sud Italia. Per quest’anno, si sta cercando di creare anche un indotto economico dietro la festa, con i primi prodotti agroalimentari locali che porteranno la dicitura “Stornarap”. Le feste di paese e le grandi promesse hanno dato quel quid in più a Calamita per strappare un risultato esagerato. Aveva promesso, in campagna elettorale la presenza di Fabri Fibra, Venditti o Nek per la festa patronale, accaparrandosi così l’appoggio di tanti giovani e musicofili locali. Ieri ha spoilerato l’ultimo nome. Si sta lavorando anche per Sean Paul.

L’altro segreto di Calamita è stato quello della massima disponibilità verso tutti, quella che caratterizza i cosiddetti sindaci “di strada”. Sollecitato anche per i problemi burocratici più banali, Calamita non si è mai sottratto alle richieste dei suoi concittadini, anche qualora quest’ultime fossero state avanzate da persone che cinque anni fa non avevano sostenuto il suo progetto politico. Nonostante questo approccio sempre disponibile sono tanti i settori nei quali probabilmente non si è fatto abbastanza. Le sfide per i prossimi cinque anni passano inevitabilmente dal rilancio del settore del sociale e dell’assistenzialismo, così come tanto va fatto per il sostegno alle imprese e ai nuclei famigliari in difficoltà. L’agricoltura, settore trainante del territorio di riferimento, va rilanciata e interpretata, usando un termine tanto caro al sindaco rieletto, in chiave ‘smart’.

NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO