La buona cucina è quella che guarda alle tradizioni per migliorarle ed attualizzarle con tecniche moderne. Un buon essere umano è colui il quale apprende dal passato per aggiungere il proprio bagaglio di sensibilità e competenze. Sono queste le massime che hanno accompagnato l’ultima iniziativa degli studenti del Palazzo degli Studi Padre Pio di Orta Nova, impegnati nelle attività di alternanza Scuola – Lavoro. Nella giornata di ieri, i corsisti dell’indirizzo alberghiero hanno ospitato, nelle cucine della scuola paritaria ortese, due nonne che hanno spiegato loro le tecniche e i segreti per la preparazione della pasta fatta in casa.

Farina, un filo d’olio extravergine, un pizzico di sale e uno di zucchero, con l’aggiunta di acqua. Questi gli ingredienti per fare l’impasto dal quale nonna Maria (89 anni) e nonna Titina (78 anni) hanno preparato delle splendide orecchiette utilizzando la punta del coltello. Così si ottiene la forma caratteristica di una pasta che è di diritto all’interno degli usi e costumi più diffusi in terra di Capitanata. Gli studenti hanno osservato con interesse la manualità delle due nonne, alle quali hanno rivolto diverse domande durante le fasi di preparazione. Da ciò è nato un dialogo non solo sulle ricette da abbinare alla pasta fresca, ma anche sugli aneddoti e sulla storia locale di cui le nonne sono portatrici di memoria dal valore inestimabile.

“Abbiamo organizzato questo incontro perché le nuove generazioni stanno perdendo tali consuetudini – afferma il professor Antonio Pizzi – eppure la cucina di oggi le richiede, soprattutto in situazioni di emergenza in cui il cuoco deve saper fare di necessità virtù. E’ un pretesto anche per riscoprire i sapori caratteristici della nostra territorialità, in modo da affinare la tecnica ed implementarla attraverso le pratiche moderne”.

Ad accompagnare le classi I, II e III vi era anche la professoressa Rosaria Calamita, referente dell’indirizzo Tecnico/Economico ed insegnante di Italiano. La materia trattata, infatti, si interseca benissimo con l’educazione civica e con la storia, al punto che gli insegnamenti ottenuti dagli studenti saranno oggetto di ulteriori approfondimenti in classe. Al termine dello show cooking delle nonne, i ragazzi si sono cimentati nel tentativo di emularle. Insieme hanno proceduto alla preparazione delle classiche orecchiette con le cime di rapa che poi sono state servite a tutta la scuola.

“Crediamo fortemente nel valore didattico di queste iniziative di alternanza Scuola – Lavoro” – ha affermato il coordinatore degli studi, Pino Brindisi. “Sicuramente proseguiremo in questa direzione, magari proponendo un ulteriore incontro sulle tradizioni dolciarie natalizie del nostro territorio. Per il momento si tratta di un progetto sperimentale, ma vogliamo allargarlo e renderlo ancora più strutturato, in modo da insegnare la bellezza delle tradizioni e la consapevolezza del nostro passato. Soltanto con questi requisiti si diventa prima buoni studenti e poi buoni cittadini di domani”.

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