I fruttivendoli con sede fissa operanti nel Comune di Orta Nova sono sul piede di guerra per il proliferare di ambulanti abusivi che, soprattutto nel periodo di Natale, invadono le strade del centro dei Reali Siti. Mentre si sta provvedendo all’attuazione del nuovo Documento Strategico del Commercio, i rivenditori al dettaglio con regolare licenza pungolano l’amministrazione comunale guidata dal sindaco, Dino Tarantino, affinché si prendano provvedimenti su un fenomeno che ha delle ricadute drammatiche sui loro guadagni, ma anche sulla salute dei cittadini. Negli scorsi mesi, i fruttivendoli ortesi hanno formato una vera e propria class action che ha portato ad un esposto ufficiale, presentato tramite gli avvocati ed indirizzato alle autorità preposte. Dopo vari incontri e tavoli tecnici tra commercianti, politici e polizia municipale, il problema non è stato risolto, anzi è tornato in maniera ancor più insistente con l’approssimarsi delle festività natalizie.
Sono intere zone ad essere prese di mira dagli abusivi. Corso Lenoci e Viale Ferrovia sono le arterie cittadine dove si fermano furgoni ed Apecar che vendono di tutto, dagli articoli di ortofrutta, alla carta da cucina, fino ai capi d’abbigliamento. Consapevoli degli obiettivi raggiunti conseguentemente al pugno di ferro adottato a Foggia dall’amministrazione comunale Landella, i fruttivendoli di Orta Nova chiedono controlli più continuativi e sanzioni più pesanti. Lamentano l’inefficacia delle multe e la necessità di disporre sequestri delle merci vendute in maniera abusiva. Abbiamo ascoltato dei portavoce di questo disagio che, dalle colonne di questa testata, raccontano una situazione ben lontana dal raggiungimento di una soluzione definitiva.
“Da oltre 20 anni abbiamo questa attività – afferma uno di loro – e negli ultimi periodi abbiamo registrato un decremento delle vendite per oltre il 60%. Questo è avvenuto in parte a causa della crisi – spiega un regolare commerciante di frutta e verdura – in parte per via dei tanti abusivi che ci tolgono i clienti. Riescono ad accattivare l’attenzione degli acquirenti con prezzi inferiori ai nostri, anche perché non pagano le tasse come facciamo noi, non pagano affitti, concessioni e quant’altro. I prodotti che vendono sono di dubbia provenienza e spesso risultano anche di qualità inferiore agli standard richiesti. Rispetto a queste persone siamo anche più esposti ai controlli fiscali e sanitari e questo è un vero e proprio paradosso”.
A proposito dell’urlo di dolore di questa fetta del tessuto economico abbiamo chiesto conto all’assessore per le attività produttive del Comune di Orta Nova, Antonio Attino, che ha così risposto: “Abbiamo avuto diversi incontri con i commercianti, i quali si sono dimostrati disponibili al dialogo. Abbiamo cercato di intensificare i controlli, ma quando cambiano i vertici amministrativi di un ufficio bisogna ricominciare sempre da capo con la pianificazione. Con il nuovo Comandante della Polizia Municipale, il capitano Vincenzo Manzo, abbiamo iniziato un nuovo corso, con controlli più stringenti e perduranti. Dalla Caserma dei Vigili Urbani mi fanno sapere che sono state elevate diverse sanzioni amministrative, ma sappiamo che ciò non basta ad arginare il fenomeno. Sappiamo che la crisi economica imperante impone una certa tolleranza, ma dalle prossime settimane attueremo anche noi il ‘pugno di ferro’, ricorrendo, laddove sia necessario, anche ai sequestri. Quest’ultimo provvedimento disciplinare – conclude Attino – è stato poco utilizzato poiché mancano gli strumenti in uso alla Polizia Municipale e mancano anche i depositi dove sistemare i beni requisiti”.
“Ci auspichiamo che queste promesse siano mantenute” – concludono i portavoce dei commercianti. “La speranza è che i cittadini scelgano bene i rivenditori e li premino per l’osservanza delle regole. Non acquistare dagli abusivi è la maniera più efficace per punire coloro i quali si sentono in diritto di danneggiare chi ha fatto anni di sacrifici per portare avanti un’attività a norma”.