Si può esportare un modello di sviluppo che ha ottenuto risultati positivi nella piccola comunità di Biccari? E’ la domanda di fondo che ha contraddistinto l’appuntamento tenutosi nella serata della scorso 19 dicembre a Stornarella. Ospite del dibattito sulle “cooperative di comunità” organizzato dall’associazione “AttivaMente” è stato proprio il sindaco della cittadina dei Monti Dauni, Gianfilippo Mignogna, attuale presidente del Consiglio di Amministrazione BAI tour (Borghi Autentici d’Italia) e portavoce dell’ANPCI (Associazione Nazionale Piccoli comuni d’Italia).

Di recente Legambiente Puglia ha inserito il Comune di Biccari all’interno dei centri più virtuosi nell’organizzazione della raccolta differenziata, in particolare nella fascia che ha raggiunto una percentuale uguale e superiore a quella del 65%. Poi ci sono i traguardi raggiunti dal punto di vista dell’attrazione turistica, con il rilancio del Parco Avventura e della ricettività, al punto che l’annuale festa dei Borghi Autentici quest’anno si sia tenuta proprio a Biccari. Queste meritorie affermazioni stuzzicano l’attenzione della Capitanata intera attorno ad un sindaco tra i più giovani e già al secondo mandato. E’ proprio l’imprinting delle cooperative di comunità che ha permesso di realizzare una rete operativa in grado di stravolgere tutti i settori e cogliere risultati inaspettati.

La cooperativa di comunità è un modello di innovazione sociale dove i cittadini sono produttori e fruitori di beni e servizi, è un modello che crea sinergia e coesione in una comunità, mettendo a sistema le attività di singoli cittadini, imprese, associazioni e istituzioni rispondendo così ad esigenze del territorio che rimarrebbero insoddisfatte dal solo operato delle istituzioni. In Italia ce ne sono pochissime, tra quelle riconosciute dal Ministero dell’Economia. Una di queste è quella di Melpignano, a cui si sono aggregati alcuni centri dei Monti Dauni – tra cui Biccari – al fine di creare un progetto di cooperazione unitario. Questi rapporti sono nati in seno alle riunioni dell’Anci e oggi stanno avendo dei risvolti positivi, al punto che sociologi ed economisti guardano a queste forme di cooperazione come migliore risposta alla crisi economica e all’impotenza delle istituzioni.

“Abbiamo invitato il sindaco Mignogna – afferma Celestino Di Corato, presidente dell’associazione AttivaMente – perché con lui vogliamo continuare la discussione sui temi e sulle modalità di azione politica che possono portare a risultati concreti anche nel nostro paese. Tutta la provincia ha speso parole di elogio verso il progetto del ‘Negozio dei Rifiuti’ di Biccari e noi abbiamo intenzione di approfondire il dibattito sull’economia circolare anche nel nostro Comune, in modo da diffondere esempi di buone pratiche in un territorio che soffre la cattiva gestione dei rifiuti e la saturazione dell’impiantistica”.

Il tratto caratteristico di questo nuovo approccio di gestione della cosa pubblica è la presenza attiva di tutte le fasce generazionali, che si incontrano, discutono e dopo prendono le decisioni insieme agli amministratori. Non ci sono computer o forum sui social a fare da tramite, ma è gradito l’incontro de visu. Lo spiega lo stesso Mignogna che, favorito dalla ristretta estensione demografica del suo Comune (2750 abitanti), ha creato dei veri e propri incubatori dell’ascolto, arricchiti dai suoi consueti viaggi che lo hanno portato a visitare borghi analoghi dell’appennino Tosco-Emiliano e di altre zone d’Italia.

“Viviamo in un momento storico particolare dove la partecipazione politica è sempre meno diffusa e gli enti locali, come la Provincia e i Comuni, hanno perso i loro poteri per poter dare delle risposte concrete ai cittadini” – ha affermato il primo cittadino di Biccari. “Ecco perché è necessario adottare un nuovo modus operandi, partendo dalla consapevolezza che i piccoli Comuni – ma anche quelli grandi – da soli non possono salvarsi. In virtù di ciò, con cadenza mensile ci ritroviamo a discutere di buone prassi con altri amministratori che la pensano come noi, in laboratori di buone politiche che coinvolgono anche la società civile. Investire sul capitale umano è il miglior investimento che si possa fare e i risultati arrivano”.

Da questi processi di partecipazione e incontro sono nate le iniziative che hanno portato al rilancio della riserva vivaistica di Biccari, ferma da oltre 30 anni; all’inserimento lavorativo dei boscaioli all’interno del parco naturale del Lago Pescara e all’apertura dell’Ostello della Gioventù, entrato a far parte della rete pugliese e nazionale dell’AIG, l’Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù e divenuto un modello di ricettività innovativa.

“Dobbiamo capire la potenzialità di questo strumento, poiché le cooperative di comunità non sono soltanto un modello per l’invecchiamento attivo della popolazione. Purtroppo non abbiamo imprenditori che vengono ad investire nel nostro territorio, quindi per evitare lo spopolamento – conclude Mignogna – siamo chiamati ad inventarci qualcosa di diverso. E’ proprio questo il punto: a volte servirebbero meno delibere e più inventiva”.

 

 

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