La Giunta di Orta Nova, lo scorso 31 maggio, ha deliberato in favore dell’organizzazione di alcuni corsi per l’utilizzo di defibrillatori semiautomatici DAE da tenersi presso la Centrale Operativa 118 di Foggia. Congiuntamente a ciò, la maggioranza guidata dal sindaco Dino Tarantino ha individuato dei luoghi pubblici dove installare i defibrillatori che da tempo erano rimasti a disposizione dell’Ente. Questi macchinari erano stati ottenuti tramite un finanziamento regionale che indirizzava i fondi europei PO – FESR 2007/2013 per il rafforzamento delle strutture comunali di protezione civile.
La maggioranza, di concerto con gli uffici preposti, ha deciso di installare questi strumenti (finora inutilizzati e ormai carenti di manutenzione) presso le scuole (Primo Circolo, Secondo Circolo e IIS Olivetti), la tensostruttura, il Comune di Orta Nova e il Campo Sportivo. Per favorire il corretto utilizzo dei DAE il Comune ha anche riconosciuto una somma di € 1200 al fine di far partecipare 20 unità (tra docenti e personale amministrativo delle scuole) ai corsi di formazione che si tengono presso la Centrale Operativa 118.
Nonostante questo le polemiche non sono mancate. Da tempo, infatti, il Comune di Orta Nova non riesce ad immettere nel circuito di Protezione Civile tutte le forniture che sono state finanziate per adempiere a questa necessità così importante per una comunità. I defibrillatori sono soltanto una parte di questa dotazione e sono anche il punto su cui Francesco Volpicelli, dalla sua pagina Facebook, ha attaccato l’amministrazione comunale.
“Questi sono i tentativi di rianimazione di un’amministrazione ormai piatta” – scrive Volpicelli. “Nulla da sindacare sui luoghi dove saranno posizionati questi defibrillatori, ma il fatto che lascia perplessi è la netta estromissione degli organi che nel nostro Comune sono deputati alla Protezione Civile. Nel nostro Comune abbiamo già esperienze avviate in questo senso, come ad esempio la Misericordia di Orta Nova che da 25 anni si occupa di intervenire in caso di calamità e al contempo porta avanti una battaglia (spesso predicando nel deserto) a riguardo della sensibilizzazione e diffusione delle pratiche di defibrillazione e rianimazione cardio polmonare. Al momento del finanziamento FESR la Misericordia era l’unico organo di Protezione Civile in città. Scavalcare queste organizzazioni associative nell’assegnazione dei fondi di protezione civile – conclude Volpicelli – significa disperdere delle risorse che al contrario avrebbero potuto rafforzare circuiti già esistenti e dare credito a personalità già formate in grado di dare il giusto apporto professionale”.