Dopo le promesse di ripristino da parte del Sindaco Tarantino relativamente alla gestione dei rifiuti solidi urbani, a conclusione della festa patronale in onore del Santo Patrono Antonio, lo stesso sindaco ci ha lasciati in una vera e propria discarica a cielo aperto in piazza Pietro Nenni e nel resto del centro abitato.
Ci sono giunte numerose segnalazioni da parte dei cittadini, che oltre a denunciare il rischio igienico sanitario per le vie del paese, questa volta hanno fatto rilevare lo stato di indecenza in cui versa corso Umberto I e Piazza P. Nenni a seguito delle manifestazioni conclusesi nella serata di ieri.



“E’ davvero preoccupante – afferma il Vice Commissario cittadino di Forza Italia Nicola Di Stasio – che esponenti di questa maggioranza continuino a rassicurare i cittadini del ritorno alla normalità relativamente alla questione rifiuti. La verità è che i cittadini, dopo essere stati salassati dalle cartelle T.A.R.I. al vetriolo, oggi sono costretti a subire la mala gestione dei rifiuti solidi urbani, non solo causata dalla crisi aziendale S.I.A., ma attribuibile anche alla carenza di provvedimenti del Sindaco di Orta Nova, quale responsabile della salute e dell’igiene pubblica e garante dei diritti civili ed economici della nostra comunità. C’è da ricordare che Tarantino ha lui stesso ricoperto la carica prestigiosa di vice Presidente della S.I.A. durante la gestione del Sindaco Metta di Cerignola, con il quale, oltre a scambiarsi responsabilità in merito al collasso gestionale, ha deliberato, in seno al C.D.A. della S.I.A. tutti gli atti propedeutici a determinare la catastrofica situazione in cui attualmente versa quello che un tempo è stato il fiore all’occhiello in materia ambientale, durante la gestione del Sindaco Antonio Giannatempo”. 



La sezione di Forza Italia Orta Nova si augura per il bene di tutti i cittadini che almeno durante l’ultimo anno di mandato, Tarantino ed i suoi si impegnino a risolvere le questioni prettamente amministrative, invece di dare priorità a festicciole, sfilate con fascia tricolore e video sui social network che non rispecchiano la reale situazione dei fatti.

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