Il sindaco di Stornarella, Massimo Colia, dalla sua pagina Facebook replica alla denuncia fatta da Alleanza Democratica (https://ilmegafono.eu/2018/09/03/stornarella-alleanza-democratica-fine-gli-alberi-via-ascoli/) in merito all’ “abbattimento selvaggio” delle alberature su Via Ascoli Satriano, durante i lavori di ripristino dei marciapiedi. Ecco l’intervento integrale del primo cittadino.
Per la cronaca:
– il 29 settembre 2016 presso il Dipartimento di Scienze Agro-ambientali e Territoriali (DiSAAT) dell’università di Bari, il comune di Stornarella ha formalizzato la convenzione per l’attuazione della collaborazione scientifica per lo studio e il monitoraggio delle condizioni delle alberature urbane
– il 19 ottobre 2016 l’equipe universitaria ha effettuato un sopralluogo per verificare le condizioni di stabilità e lo stato di salute degli alberi nel nostro paese
– il 14 marzo 2017, presso la Scuola Primaria, il prof. Sanesi, dell’Università di Bari, presentò alla cittadinanza l’esito dei suoi studi
– il 26 aprile 2017, sulla scorta degli esiti della relazione di questi esperti, non essendoci soluzioni alternative, si è provveduto alla rimozione degli alberi
– dal 26 marzo al 26 aprile 2018, è stata indetta una consultazione popolare attraverso la quale i cittadini potevano scegliere la varietà di alberi da impiantare su via Ascoli Satriano tra quelle indicate dagli esperti che non provocano danni
– il 28 agosto 2018, dopo aver atteso i tempi tecnici affinché gli apparati radicali delle piante si riducessero di volume provocando l’assestamento delle aree interessate ai lavori di ricostruzione, è stato pubblicato il bando di gara per la “riqualificazione urbana di via Ascoli Satriano”.
Di tutto si può parlare tranne di ABBATTIMENTO SELVAGGIO come ha scritto qualcuno. Anzi, proprio l’eccesso di zelo e la particolare attenzione alla problematica hanno comportato tempi più lunghi. È ben evidente che abbiamo seguito un percorso complesso avvalendoci delle migliori professionalità nel campo, le quali hanno messo nero su bianco la necessità di scelte obbligate per salvaguardare la pubblica incolumità. Chi oggi si limita a scrivere manifesti, non ricordo abbia partecipato all’incontro informativo del 14 marzo 2017 con la cittadinanza dove avrebbe potuto “illustrare” a tutti, professore incluso, le soluzioni alternative di cui parla. Allo stesso modo, avrebbe potuto manifestare il proprio interesse alla questione partecipando alla consultazione di marzo scorso per la scelta degli alberi da mettere a dimora, cosa che invece non ha fatto dimostrando così che scrive solo per ricordare la propria esistenza.
Massimo Colia