“Non sei stanco di cercare di riempire quel vuoto?
O hai bisogno di più?
Non è difficile resistere così tenacemente?
Sto precipitando
In tutti i bei momenti mi ritrovo a desiderare il cambiamento
E nei brutti momenti ho paura di me stessa
Ho toccato il fondo, guarda mentre mi tuffo
Non arriverò mai a terra
Mi schianto contro la superficie, dove non possono farci del male
Siamo lontani dal superficiale adesso…”
(tratto da Shallow)
Canta così, il ritornello della colonna sonora di un’opera cinematografica che ha radici che risalgono al 1937. Per la quarta volta consecutiva viene portato sullo schermo “A Star is Born” in una chiave del tutto nuova. Debutto alla regia per un Bradley Cooper in forma splendida che dirige sé stesso nei panni dello squattrinato cantante rock Jackson Maine ormai logorato dalla fama e dall’alcol che in una sera fortunata incontra quella che diventerà la sua musa ed il suo amore: Ally, alias una splendida Lady Gaga senza trucco, per la prima volta attrice protagonista sul grande schermo.
Creare un remake di un classico di questa portata non è stata impresa facile, la produzione stessa aveva vagliato altri nomi possibili, da Tom Cruise a Beyoncé, prima di scegliere Cooper e Gaga. La sinergia che si è creata fra loro ha generato una potenza che ha bucato lo schermo per andare ad asciugare le lacrime degli spettatori in sala. Una potenza che s’è esplicata soprattutto nella musica e l’amore per essa, il significato che assume nei momenti neri nel percorso di una persona e della porta che schiude all’amore che sboccia poi irrimediabilmente fra i due protagonisti.
Con onesta verità si affrontano non solo le gioie ed i traguardi dei personaggi ma anche le sconfitte ed i dolori che ne raccontano l’innegabile umanità. Da sempre abbiamo sognato al cinema con le più grandi storie d’amore di tutti i tempi e questa ne è un’altra senza dubbio, perché quando una pulsione è totale e imprescindibile si chiama amore.
Ma come ogni storia che fa sognare, gli ostacoli e gli spettri di un passato che è impossibile da cambiare, e a volte da superare, ne minano la stabilità fino a farla vacillare del tutto. Insomma un film da vedere tutto d’un fiato e da amare dalla prima all’ultima canzone. Test superato per i due protagonisti che han dimostrato di essere artisti versatili e completi senza scadere nelle ovvietà.
“Quindi quando soffoco
ma non riesco a trovare le parole
Ogni volta che ci diciamo addio
Tesoro, fa male
Quando il sole tramonta
E la band non suonerà
Mi ricorderò sempre di noi in questo modo
Amanti nella notte
Poeti che cercano di scrivere
Non sappiamo come fare le rime
Ma, dannazione, ci proviamo”
(tratto da Always remember us this way)
Le storie perfette non esistono semplicemente perché sono fatte di persone che perfette non lo possono essere. Ed è proprio questo il punto, sono le imperfezioni di ognuno di noi che ci rendono speciali e peculiari nella nostra splendida unicità che si trasformano nelle cose che amiamo di più.