“Non è un partito serio”. L’accusa, dura, alla “base” arriva dal Pd di Pietramontecorvino, che in una nota a firma degli iscritti del Circolo lancia un fortissimo grido di protesta e di dissenso rispetto al modo in cui, a tutti i livelli, i dirigenti stanno gestendo la vicenda politica del Partito.
A loro giudizio, dopo il tracollo elettorale del 4 marzo, il Pd non ha avuto la capacità di promuovere immediatamente una vera e straordinaria discussione sull’accaduto, arrivando invece a convocare un congresso solo 10 mesi dopo le elezioni politiche e appena un mese prima di quelle per il Parlamento Europeo. “Nessun tentativo serio di lettura critica degli avvenimenti, nessuna idea di Paese: solo conflittualità interna permanente e logiche correntizie, per non dire personali o di gruppo, tese a soddisfare esigenze di posizionamento per candidature future – si legge nella nota -. Il P.D., o quello che resta, è un Partito che non discute più, che non sta tra la gente, che è autoreferenziale e compie scelte incomprensibili a tutti i livelli. Un Partito serio non convoca le primarie regionali 15 mesi prima del voto e col Congresso Nazionale in corso”.



Il Circolo di Pietramontecorvino ne ha anche per il Pd provinciale: “Un Partito serio, a livello provinciale, non corre dietro alle vicende nazionali pensando unicamente con chi e per chi schierarsi col pensiero fisso al proprio posizionamento futuro. Un Partito serio prova a darsi un’idea di sviluppo della Capitanata – dicono gli iscritti -. Un Partito serio, in occasione delle ultime elezioni per il Presidente della Provincia, promuove discussioni sul ruolo di questo Ente per la Capitanata invece di parlare esclusivamente di candidature e di veti incrociati con i sedicenti alleati civici sui nomi e non su ciò che quei nomi avrebbero dovuto fare in caso di loro elezione. Un Partito serio non presenta una lista per le elezioni del Consiglio Provinciale del tre febbraio prossimo con solo sei candidati (il minimo previsto per legge!), rinunciando all’apporto di rappresentanti di importanti centri come Lucera. Un Partito serio si rende protagonista della vicenda politica, prova ad aggregare intorno a sé e alla sua proposta politica, non si rassegna a fare la parte del gregario come, ad esempio, pare che debba accadere a Lucera e San Severo nelle prossime elezioni amministrative”.



E’ per queste ragioni che gli iscritti di Pietramontecorvino hanno scelto all’unanimità di votare scheda bianca nel congresso di Circolo del Partito Democratico. “Ecco, noi vogliamo un Partito con una forte identità, che abbia un progetto di Paese, di Regione e di Provincia. Un Partito che ritorni tra i cittadini, che presti attenzione alle diseguaglianze e agli ultimi, che riapra gli spazi e i luoghi della discussione e del confronto, scientemente, pervicacemente e colpevolmente chiusi.
Vogliamo un Partito unitario, capace di rinnovarsi col contributo consapevole di tutti.
Vogliamo un Partito che torni a discutere e nel quale devono prevalere la partecipazione e il libero confronto”.

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