“La sospensione dell’esercizio dell’impianto complesso di trattamento rifiuti ed annessa discarica di servizio soccorso di Deliceto notificato alla BIWIND/AGECOS, in ordine agli esiti del rapporto finale di ispezione straordinaria effettuata da Arpa, impone alla Regione Puglia di allargare il tavolo tecnico – aggiornato al 10 maggio – ai 9 Sindaci dei Comuni della piana attraversati dal torrente Carapelle, le cui acque sono utilizzate per irrigare prodotti ortofrutticoli, alle associazioni ambientaliste, a chi ha presentato esposti ed interrogazioni ed ai sindacati per verificare ‘se il rischio ambientale e alla salute’, accertato dall’ARPA, comprenda lo sversamento del, micidiale e cancerogeno, percolato nel torrente Carapelle e se sia arrivato sulle tavole di migliaia di cittadini per mezzo dei prodotti ortofrutticoli”.


A sostenerlo è l’attivista troiana Grazia Manna che prosegue: “Ritengo limitativo invitare solamente il Sindaco di Deliceto, tra l’altro con evidente conflitto di interesse per aver concluso un accordo con la BIWIND dei Bonassisa che garantisce all’Ente comunale 4 euro a tonnellata sui rifiuti (scaricati in Discarica da circa 30 Comuni) ed essendo il suo agro interessato solo in minima parte dallo sversamento del percolato”. A valle della discarica di Deliceto prosegue l’attivista 5 stelle, dalla quale come certificato da riprese televisive di Striscia la Notizia, sarebbe stato scaricato percolato nel torrente che sfocia nel Golfo di Manfredonia, dopo aver attraversato ed irrigato i campi fertilissimi dei Comuni di Ascoli Satriano, Candela, Carapelle, Cerignola, Foggia, Ordona, Orta Nova, Manfredonia e Zapponeta.

“Per il momento la piccola e la grande distribuzione è stata rassicurata, dagli imprenditori agricoli di Deliceto e dall’Amministrazione comunale, che gli sversamenti di percolato dalla discarica di Deliceto ubicata ai confini del Comune di Ascoli Satriano, non interessano l’agro di Deliceto, ma a breve saranno richieste spiegazioni all’Ente Provincia ed a ben 9 Comuni della piana. Per valutare compiutamente le situazioni di rischio rappresentate dall’Arpa (il fenomeno della schiuma – apparsa il 17 gennaio 2018 lungo il Carapelle in agro di Ordona – denunciato sul portale della Provincia di Foggia, ma senza alcun esito da parte di chi doveva controllare, il divieto di balneazione del 23 agosto scorso a Manfredonia disposto dal Sindaco di Zapponeta), al tavolo tecnico del 10 maggio vanno aggiunti altri posti evidenziando, sin da subito, la necessità di mettere a disposizione della libera stampa, di Sindaci con territori inquinati da percolato, Parlamentari, Consiglieri Regionali ed associazioni ambientaliste, Italia Nostra e Lipu ed attivisti 5 Stelle, i rapporti di prova relativi alle analisi chimiche condotte da Arpa Puglia ovvero gli esiti dei monitoraggi ambientali esperiti e delle verifiche impiantistiche condotte su tutte le componenti di processo per rassicurare i consumatori, la piccola e grande distribuzione, la flora e la fauna terrestre e marittima su ulteriori sversamenti di percolato” – conclude la 5 stelle Manna.



NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO