Continua la polemica tra il Presidente della Provincia di Foggia e sindaco di Candela, Nicola Gatta, e il primo cittadino di Ascoli Satriano, Vincenzo Sarcone. Quest’ultimo, dopo aver letto le affermazioni del titolare di Palazzo Dogana in merito ai finanziamenti su Faragola ha replicato spiegando quanto segue:
“Il presidente Gatta – sottolinea Sarcone in una nota stampa – facendo riferimento ad un provvedimento amministrativo regionale, ritenendolo a lui sfavorevole, si lascia andare ad una serie di commenti e illazioni offensive della mia persona. Se ho capito bene, si vuole sostituire al Sindaco di Ascoli nella gestione del patrimonio archeologico e delle attività produttive della mia Città. Lascio da parte l’analisi delle assurdità di queste affermazioni, dovute forse alla scarsa conoscenza dei suoi poteri istituzionali, e voglio stigmatizzare questo suo entrare a gamba tesa contro un Sindaco che ha osato contestarlo”. In precedenza Gatta aveva affermato di essere stato criticato per aver chiesto di inserire all’interno del Piano di Sviluppo per la Capitanata i fondi necessari per la ricostruzione della villa preromana di Faragola che ricade nel territorio di Ascoli Satriano.
“È sceso sul personale” – continua Sarcone – “dicendo che, da quando lui è stato eletto presidente, io ho incominciato ad attaccarlo. Illazionando in tal modo non so di preciso che cosa. In vero va detto che già in precedenza avevo avuto un diverbio ricordandogli le ricchezze archeologiche e monumentali di Ascoli. Non solo, anche con il precedente Presidente Miglio avevo avuto contrasti e per lo stesso motivo: il restauro del Ponte Romano. Ora il piano della discussione è sceso così in basso da pubblicare sulla sua pagina Facebook un post denigratorio della mia attività amministrativa e forse della mia persona, suscitando commenti offensivi ed ingiuriosi”.
“Io volevo soltanto che il Ponte Romano non cadesse in rovina e che le buche pericolose sulle SS.PP. venissero riparate. Se però questo deve comportare attacchi personali di tal genere” – conclude Sarcone – “io non ci sto”. “Per me, quindi, il comportamento del Presidente Gatta ostacola la mia attività amministrativa e denigra oltremodo la mia persona. La mia famiglia al primo posto”.