A due anni da quella tragica notte durante la quale il sito archeologico di Faragola fu avvolto dalle fiamme, l’archeologo ed ex rettore dell’Università di Foggia, Giuliano Volpe, fa il punto sullo stato attuale dell’area ricadente nel Comune di Ascoli Satriano.


“Sono passati due anni da allora” – scrive su Facebook, Volpe. “Pochissimo è successo. Non si conoscono i risultati delle indagini. I mosaici e i marmi danneggiati dal fuoco sono ancora nello stesso stato di due anni fa sotto teli impermeabili (e immagino il microclima e gli agenti patogeni che si sono formati), sono state solo realizzate coperture di cantiere. E’ successo assai poco, se non polemiche e contrapposizioni, lì dove sarebbe stato necessario operare concordemente, tra istituzioni (MiBAC, Regione, Provincia, Comune, Università), studiosi, associazioni e cittadini”.

Non si è fatta attendere la replica del sindaco di Ascoli, Vincenzo Sarcone, che – dalle colonne di FoggiaToday – ha ricordato l’importante finanziamento ottenuto dal CIS Capitanata e le tempistiche dei prossimi interventi per la riqualificazione della Villa Romana.

“Il Comune di Ascoli Satriano – spiega Sarcone – ha sottoscritto il CIS per la Capitanata in Prefettura che prevede il finanziamento di un progetto di 3 milioni di euro per la rinascita di Faragola. Così come concordato con l’Invitalia, l’Ente provvederà a presentare uno studio di fattibilità entro il 30 settembre  e il progetto definitivo entro il 15 dicembre. Tutto questo ė motivo di orgoglio per Ascoli Satriano sia perché è uno dei pochi Comuni che ha visto riconosciuto il finanziamento di un proprio progetto all’interno del CIS per la Capitanata, sia perché è la prima volta che l’Ente Territoriale ne sarà la stazione appaltante. Ancora una volta l’esimio professore ha ‘toppato’. Comunque saremo onorati nell’invitarlo alla prossima inaugurazione. Una domanda comunque gli rivolgerei: come mai nulla dice sull’abbandono del ponte romano?“



NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO