Diffondiamo integralmente l’intervista a Luigi Ruberto, presidente del Club Liberal Monti Dauni, in merito alle elezioni amministrative che si terranno la prossima primavera presso il Comune di Rocchetta Sant’Antonio.


Ruberto innanzi tutto ci illustri che cosa è il Club Liberal Monti Dauni?
Il Club Liberal monti Dauni, nasce in piena sinergia con i Club Liberal a livello Nazionale, guidati da parlamentari di area moderata, per studiare e dibattere le dinamiche politiche locali, territoriali, Nazionali ed Europee, è stato per me negli anni un esperienza bella e formativa, che vide all’epoca protagonisti anche i monti Dauni, nel coordinamento Nazionale dei Club Liberal a Roma, cui ho più volte preso parte portando le istanze dei piccoli Comuni delle aree interne, in sintesi non è un partito, indica un’area culturale, cattolica e moderata di appartenenza.

Quali battaglie ha sollevato in questi anni per Rocchetta e i monti Dauni?
Di battaglie ne abbiamo affrontate tante, tipiche delle carenze presenti nei piccoli comuni, da quelle infrastrutturali, a quelle del digital divide, a quelle della salubrità ambientale e territoriale,a quelle della carenza dei servizi sanitari, al problema dell’eccesso di impianti di energie da fonti rinnovabili, tutti concentrati in questa parte della Capitanata, senza concreti risvolti economici per il territorio.



Rocchetta ritorna tra qualche mese al voto amministrativo, parteciperà alla competizione elettorale?
E’ presto per dirlo, certo è che come sempre daremo il nostro fattivo contributo di idee e proposte, per mettere al centro gli interessi della Comunità e non altro; naturalmente dopo tante battaglie mirate, ci auguriamo che la Comunità politica, scelga di perseguire una strada che parli dei problemi e della loro reale soluzione, e non la solita competizione di scontri tra fazioni per la gestione del potere locale che nel lungo andare non porta da nessuna parte se non al logorio della Comunità.

Quali a suo avviso le priorità da affrontare per il Comune di Rocchetta?
Ce ne sono tante, ma ne elencherò in ordine di priorità cinque, 1) risolvere alla radice il problema viabilità, provinciale e comunale, per dare concrete possibilità alla municipalità di essere connessa con il mondo; 2) costruire processi sociali virtuosi per ridurre gli attriti sociali ed aumentare la serenità e l’ottimismo Cittadino, implementando progetti che mirino a ridurre lo spopolamento; 3) Costruire un progetto turistico serio credibile e duraturo, che punti alla vocazioni reali del territorio, dall’ambiente, all’enogastronomia, al paesaggio e alla valorizzazione dei monumenti storici; 4) ridare uno slancio alle iniziative culturali di alto profilo che siano da volano per rimettere in moto tanti settori della società oggi fermi o in difficoltà, costruendo momenti di seria analisi e programmazione; 5) ed in ultimo, incrementare i servizi da quelli erogati dalla municipalita’, a quelli degli organi sovracomunali, come quelli sanitari, scolastici e formativi.

Che idea di paese si immaginano i sui Concittadini?
Questa è una domanda intrigante, perché non dobbiamo esporre sempre l’idea che spesso ci propinano i politici, ma quella che vogliono i Cittadini, i Cittadini vogliono sempre più trasparenza e correttezza nella PA, efficienza ed efficacia della macchina amministrativa, e un rapporto serio e fiduciario con gli eletti, questi sono i punti salienti che dialogando con i miei concittadini emergono in maniera pressante, mi auguro che i loro desideri saranno esauditi dalla Politica partitica locale.

Vede ad oggi novità importanti all’orizzonte?
Novità di rilievo non ne intravedo, ma c’è un elemento importante, sarà un voto amministrativo, decisivo, perché saranno i giovani a decidere le sorti delle elezioni, essendo i giovani, in questa tornata elettorale un gruppo nutrito, a loro va il mio augurio, perché possano essere protagonisti, con scelte consapevoli, e attori autonomi, per chi vorrà vivere l’esperienza in Consiglio Comunale. Certo è che i nostri Comuni devono sforzarsi di essere coraggiosi ed affidarsi a chi ha delle visioni, per tentare di mutare in parte il destino che incombe su tutte le piccole comunità dell’Italia interna, anche con l’ausilio della politica Nazionale, perché gli amministratori da soli non possono fare miracoli, urgono leggi ad hoc per le Comunità interne e numericamente ridotte per migliorane la performance amministrativa e dunque economico sociale.

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