“Si muore anche di ulcera, non solo di Coronavirus”. Con queste parole il titolare della Sartoria Bar&Grill, frequentato pub di Stornarella, ha annunciato alla clientela il ritorno del suo locale alle sole consegne a domicilio e da asporto, nonostante adesso sia comunque consentito accogliere i clienti all’interno dei locali, seppur con l’opportuno distanziamento. Questa scelta è stata dettata dall’impossibilità di porre in essere tutti gli adempimenti richiesti dalla vigente normativa, volta a contenere una seconda ondata di Coronavirus.

Tanti ristoratori, riscontrando delle difficoltà di gestione, preferiscono continuare a lavorare solo con le consegne a domicilio, per non rischiare assembramenti incontrollati e quindi sanzioni. “Chiudiamo al pubblico per non perderci il fegato, o magari la licenza” – afferma Antonio Di Corato. “Questa decisione è maturata dopo che, negli ultimi giorni, la situazione è diventata insostenibile. Abbiamo cercato di fare tutto ciò che ci è stato comunicato, abbiamo cercato di mantenere un ordine, dove un ordine non c’è. Abbiamo cercato di seguire regole inventate dalle varie task force, quando neanche loro sanno veramente con che cosa abbiamo a che fare. Restare aperti con queste condizioni non si può…”.

A Stornarella, uno dei primi Comuni a conoscere il problema del Covid-19 in Capitanata, con otto contagi totali ed un decesso, la fase due è comunque iniziata come nel resto dell’Italia. Le prime uscite serali hanno avuto come punto di ritrovo quei locali presenti nel paese, tra cui c’è il pub di Antonio Di Corato che in poco tempo è tornato ai livelli di frequentazione pre-coronavirus. “Abbiamo provato a far entrare due clienti alla volta” – afferma a Il Megafono  – “poi abbiamo dovuto farli aspettare fuori. Ci hanno consigliato di assumere un ‘buttafuori’, ma non possiamo permetterci questa spesa. La legge ci impone anche di prendere i nominativi delle persone che consumano all’interno del locale e onestamente questo risulta molto difficile. Ci è stato detto che i titolari sono responsabili anche di eventuali assembramenti che si creano fuori dal locale, ma per noi è impossibile controllare come si comportano i ragazzi”.

Poi c’è il capitolo relativo ai controlli che a Stornarella non sono mai mancati, così come afferma il giovane titolare del pub. Una pattuglia dei Carabinieri presidia tutte le sere il centro dei Reali Siti e dialoga costantemente con i locali aperti per prevenire eventuali assembramenti e interventi sanzionatori. “Se ci sono delle regole bisogna osservarle – continua Antonio Di Corato – anche se tante persone non hanno ancora capito la gravità, forse perché da queste parti non si sente più parlare di Coronavirus. Per il futuro – conclude – la vedo dura, ma spero che le restrizioni, con il calare dei contagi, possano allentarsi per permettere anche alla piccola ristorazione di tornare a lavorare serenamente”.

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