Diffondiamo integralmente la nota della candidata consigliera regionale del M5S, Grazia Manna, in merito alla discarica di giardinetto e in risposta alle affermazioni dell’onorevola Vannia Gava (Lega).
La vicenda del sito di Giardinetto in Troia è emblematica, non solo per l’inerzia della Regione Puglia sulla bonifica dei siti inquinati, come affermano l’On. leghista, Vannia Gava di Pordenone ed il segretario provinciale della lega, Cusmai, in visita con ventidue anni di ritardo alla discarica di Giardinetto, unitamente al segretario della Lega locale, ma anche alla più completa disponibilità di centrodestra al potere in Regione Puglia, di centrosinistra che amministravano la Provincia di Foggia ed alcuni Comuni che si affacciano sulla discarica di Giardinetto all’epoca dei misfatti (1997/99).
In circa due anni (97/99) il capogruppo di FI, nel consiglio Provinciale di Foggia, ing. Francesco Paolo FANTINI – già onnipotente presidente di Confindustria di Capitanata – dopo aver ottenuto l’autorizzazione per trasformare l’ALA di Giardinetto, di sua proprietà, in discarica di inerti di demolizioni dal Presidente FI della Regione Puglia, Salvatore Distaso, riuscì ad interrare e sversare oltre 300 mila tonnellate (secondo la società ARCADIS) di rifiuti pericolosi e inquinanti sui piazzali, all’interno dei capannoni ed interrati nonostante le denunce degli ambientalisti di Troia e Foggia e grazie ai mancati controlli di funzionari e tanti “don Abbondio” della politica a cui si erano rivolti i tanti cittadini di Giardinetto per ottenere il blocco degli sversamenti di polveri inquinanti non solo a Giardinetto, ma anche in altri stabilimenti di laterizi sparsi in provincia di Foggia. E’ altrettanto vero – incalza la candidata troiana – che la Giunta regionale ha pubblicato solo nel 2017 gli avvisi di selezione per la messa in sicurezza d’emergenza e la bonifica dei siti inquinati pur avendo a disposizione, da tempo, fondi statali ed europei (POR PUGLIA FESR 2014/20) ed il Comune di Troia ha perso circa un anno per ritirare 100 mila euro messi a disposizione da febbraio 2016, su sollecitazione degli attivisti 5 stelle, dalla Provincia per il piano di caratterizzazione poiché pretendeva circa 500 mila dalla Regione Puglia, finendo per essere bocciato alla prima selezione con la perdita di circa un altro anno rispetto ai Comuni selezionati e promossi col primo avviso.
Posso rassicurare l’on. GAVA – prosegue Grazia Manna –, disponibile a presentare l’ennesima interrogazione in Parlamento per ottenere chiarezza, efficienza e rapidità per i troiani e per i pugliesi, che il progetto di messa in sicurezza d’emergenza (art. 240 D.Lgs 152/06) e di rimozione dell’amianto di copertura dei capannoni, delle oltre 300 mila tonnellate di rifiuti pericolosi ed inquinanti, come ribadito dall’ing. Sergio Vernocchi della società ARCADIS, non resteranno in loco ma l’area sarà messa in sicurezza entro 36 mesi dall’aggiudicazione della gara che deve essere ancora pubblicata. Per cui il disciplinare regolante i rapporti tra Regione Puglia e Comune di Troia, che prevede la chiusura dei lavori al 10/12/2020, non è stato rispettato in alcuna delle fasi del cronoprogramma.”
In conclusione Manna pone degli interrogativi all’Onorevole: Dov’era quando i cittadini denunciavano il via vai di tir che scaricavano ed interravano qualsiasi tipo di materiale altamente tossico e pericoloso? Dov’era quando si sono tenuti due processi? Dov’era quando, noi del Movimento 5 Stelle, abbiamo tenuto ed ottenuto l’incontro con l’ex delegato all’ambiente provinciale per il finanziamento di centomila euro per la messa in sicurezza dell’ex ALA? Dov’era quando i portavoce 5 Stelle, a tutti i livelli istituzionali, si sono interessati per mettere la parola fine ad una problematica che si trascina stancamente da oltre vent’anni? Dov’era quando la portavoce al Parlamento europeo, Rosa D’Amato, chiedeva una soluzione e premeva per avere fondi? Dov’era quando il Comune di Troia presentava domanda per il finanziamento, a quello stesso bando fortemente voluto dall’europarlamentare D’Amato, per la messa in sicurezza della discarica di Giardinetto? Dov’era quando abbiamo iniziato a perdere parenti, amici e familiari per neoplasie?
Illustrissima Onorevole, con tutto il rispetto che meritano le Istituzioni, è arrivata davvero troppo tardi (a fare campagna elettorale?), glielo dice una persona che non ha indietreggiato di un solo millimetro, che combatte da sette anni per la bonifica dell’ex discarica e che non si è mai permessa di prendere a cuore situazioni di una gravità simile solo ed esclusivamente in campagna elettorale, a giorni alterni o per convenienza. Tutto ciò che doveva essere fatto, è stato fatto grazie ad una lunga battaglia portata avanti senza sosta da cittadini, giornalisti, comitati ambientali ed attivisti della provincia del Movimento 5 Stelle. Non si scomodi ad interrogare il Ministro all’Ambiente, Sergio Costa, anzi la informo che prossimamente sarà adottato il Daspo Ambientale che punirà tutti gli inquinatori seriali che l’hanno sempre fatta franca. Tanto le dovevo per una giusta, puntuale e corretta informazione. Una attivista che non si è mai arresa e non ha mai abbassato la testa!”.
Grazia Manna M5S