Una segnalazione fatta circolare sui social network ha riacceso il dibattito sul tema delle baby gang e delle violenze tra minori in quel di Carapelle. In particolare, una cittadina carapellese nelle scorse ore ha denunciato un caso di violenza tra ragazzi adolescenti, che avrebbero fatto esplicito riferimento al drammatico pestaggio di stampo razziale avvenuto a Colleferro.
“Vorrei porre all’attenzione del sindaco Umberto Di Michele e di tutta la giunta comunale, un episodio sgradevole avvenuto ieri sera davanti al comune e che ha tutte le basi per potersi ripetere” – si legge nella segnalazione.
“Gira ormai da mesi un gruppetto di bulli (dai 9 ai 12 anni) che oltre ad insultare e imprecare, commettono atti di violenza fisica di cui ieri sera è stato vittima l’ennesimo bambino. I genitori delle vittime sono sempre vigili, ma basta un momento di distrazione e può succedere di tutto. Con tutta l’umiltà possibile, chiederei maggiori controlli da chi di competenza. Ovviamente questi bambini verranno presto convocati nelle giuste sedi accompagnati dai genitori. Vi lascio con la minaccia finale effettuata ieri sera contro la vittima: ‘Ti facciamo fare la stessa fine del nero’ (Willy Monteiro Duarte) che è stato ucciso di botte!”
Sul tema, in risposta alla segnalazione, è intervenuta anche l’assessore ai servizi sociali del Comune di Carapelle, Raffaella Ricco, che ha ribadito l’attenzione dell’amministrazione comunale verso questa problematica che però è fortemente collegata all’educazione impartita tra le mura domestiche.
“Noi come amministrazione stiamo già lavorando molto sulla situazione bullismo e cyberbullismo con gli organi competenti” – afferma l’assessore – ma il lavoro fondamentale e sicuramente più efficace deve essere fatto a casa dai genitori. Perché quando accadono questi episodi ahimè si è già andati un po oltre. Bisogna fare in modo che non si arrivi a questo… Come??? I genitori debbono dare le giuste e concrete attenzioni ai propri figli. Ma per qualsiasi altra segnalazione l’amministrazione comunale è sempre a disposizione”.
Si devono assolutamente fermare senza mettersi a dialogare ma con la forza si deve spedirli al riformatorio a vita senza se e senza ma!
Si devono fermarli assolutamente non mettendoci a dialogare ma prendendoli con la forza per portarli al Riformatorio a vita!
Io giuro che se dovessi sentire dei ragazzini dire certe cose, li prendo a schiaffi a più nn posso, che vanno a casa gonfi come una zampogna e, che la prossima ci penseranno prima di fare di nuovo i bulli