La pandemia ha aperto nuovi scenari sugli studi delle infezioni respiratorie. Infatti, per fronteggiare la diffusione del coronavirus 2019 (COVID-19), l’Italia – così come molti altri paesi – ha stabilito la chiusura delle scuole e questo è stato un momento importante per la scienza per dimostrare nuove teorie che possono stravolgere il modo di fare prevenzione, soprattutto in correlazione alle infezioni che riguardano i bambini in età scolastica. È stato dimostrato, infatti, che durante la chiusura delle scuole, ci sono state diminuzioni significative nelle diagnosi delle infezioni respiratorie, soprattutto per quanto riguarda i sintomi legati all’ipertrofia adenotonsillare (COVID-19: Effects of lockdown on adenotonsillar hypertrophy and related diseases in children – Autori M.Gelardi, R.Giancaspro, V.Fiore, F.Fortunato, M.Cassano. Fonte: International Journal of Pediatric Otorhinolaryngology).

IL METODO UTILIZZATO. Lo studio ha incluso 162 bambini, di età compresa tra i 3 ei 13 anni, in attesa di adenoidectomia e/o tonsillectomia. I genitori sono stati chiamati a rispondere a un colloquio telefonico volto a rilevare come i sintomi legati all’ipertrofia adenotonsillare stavano cambiando durante il lockdown.

I RISULTATI OTTENUTI. C’è stato un miglioramento nella sintomatologia generale dei bambini durante il periodo di blocco. Il valore attribuito dai genitori alla valutazione generale dei bambini durante il periodo di blocco è diminuito in modo significativo durante la quarantena (p = 0,0000). Quindi, lo studio ha così dimostrato che il lockdown può avere un impatto positivo su quelle specifiche malattie derivate dalla socializzazione e che risulta essere particolarmente efficace per i bambini più vulnerabili. In effetti, il blocco è risultato talmente efficiente da aver modificato un’indicazione terapeutica medica e chirurgica.

IL RITORNO A SCUOLA. Al netto di ciò va affermato che la chiusura delle scuole come mezzo di prevenzione per la diffusione della SARS-CoV-2 sia stato un evento eccezionale che non è mai accaduto nella storia. Ad oggi, non sono disponibili dati in letteratura sugli effetti dell’allontanamento sociale sulle condizioni generali dei bambini con ipertrofia adenotonsillare. È noto che l’esposizione dei bambini agli agenti patogeni presenti nelle scuole provoca infezioni ricorrenti delle vie aeree superiori, con conseguente eccessivo ingrossamento del tessuto linfoide. Per questo motivo, così come tenuto in considerazione della comunità scientifica, il ritorno a scuola sarà un periodo delicato anche per questi fattori, che si ripresenteranno dopo il termine del distanziamento sociale. In corrispondenza del ritorno a scuola, dunque, è necessario tornare a parlare di prevenzione dei fattori di rischio.

Un valido aiuto, in questo senso, possono essere i cicli di sedute di haloterapia. Grazie alle proprietà benefiche del sale, infatti, si può affrontare con maggiore sicurezza il ritorno a scuola, semplicemente affidandosi all’aerosol micronizzato di Aerosal Human Therapy, metodo scientificamente provato. Sul nostro territorio di riferimento è presente un centro Aerosal presso la Clinica del Sale di Orta Nova, in Corso Umberto I,21.

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A cura della Clinica del Sale di Orta Nova



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