Continua l’iter giudiziario volto a fare luce sulle violenze all’interno della scuola dell’infanzia di Carapelle. Nel frattempo tornano a far sentire la propria voce i genitori dei piccoli alunni dell’asilo comunale, tramite l’avvocato Michele Sodrio. Nei giorni scorsi, infatti, alcuni dei genitori carapellesi hanno presentato un lungo sollecito scritto alla Procura di Foggia, affinché si arrivi al più presto al processo e soprattutto affinché le quattro maestre siano chiamate a rispondere di una lunghissima serie di maltrattamenti in danno dei bambini, tutti compresi tra i tre e i cinque anni.

I fatti risalgono al periodo tra gennaio e marzo del 2019, quando a seguito di alcune denunce di genitori, i carabinieri piazzarono delle telecamere nascoste nelle aule e nei corridoi dell’asilo di Carapelle, registrando una serie di gravi comportamenti da parte di quattro maestre, in danno minori che frequentavano l’asilo. Furono sentiti anche alcuni dei genitori che confermarono gli strani comportamenti dei bambini, che piangevano senza motivo a casa, facevano la pipì a letto, oppure si rifiutavano terrorizzati di andare all’asilo. Alla fine delle indagini, il pubblico ministero aveva chiesto una misura interdittiva per le maestre, così il Gip aveva disposto la sospensione dal servizio per uno o due mesi. Le indagate all’epoca si dichiararono tutte innocenti, sostenendo che i video non rappresentassero la realtà dei fatti. Le maestre sono poi tornate in servizio e una di loro nello stesso asilo di Carapelle, causando la rivolta di alcuni genitori, che hanno chiesto al preside di allontanarla.

“La mia voce è quella di questi genitori arrabbiati e delusi, perché prima hanno visto le cosiddette maestre subire solo una breve sospensione dal servizio e poi costretti ad attendere da mesi che si vada a processo, almeno per avere una risposta chiara dalla giustizia” – afferma il legale Sodrio. “I loro bambini sono stati maltrattati o no? Questi maltrattamenti erano continui e sistematici o solo episodici? Da parte mia sono stato fin da subito in forte disaccordo con il Pm, che nella sua richiesta cautelare aveva quasi giustificato le indagate, che avrebbero avuto a che fare con bambini particolarmente vivaci. Ma questa è un’argomentazione inaccettabile. Basta leggere gli atti d’indagine dei carabinieri, come ho fatto io insieme alla mia squadra di collaboratori – ha aggiunto –. Abbiamo studiato pagina per pagina le 433 cartelle contenenti foto e didascalie e siamo rimasti scioccati: schiaffi, strattonamenti, minacce pesanti, urlacci, ingiurie e angherie di ogni tipo erano all’ordine del giorno. Quei poveri bambini venivano letteralmente torturati da persone chiaramente disturbate. Abbiamo stilato un elenco di ben 557 episodi di maltrattamenti, tutti rigorosamente tratti dal fascicolo fotografico dei carabinieri”.

“L’avviso di conclusione delle indagini è stato notificato a maggio del 2020, quindi è ora che la Procura della Repubblica chieda il processo per queste indagate e lo chieda per tutti gli episodi di maltrattamenti riportati nel nostro elenco. Io rivolgo un appello al procuratore Vaccaro: date una risposta di giustizia a questi genitori e ai loro bambini. Fatelo in tempi ragionevoli e chiamate quelle cosiddette maestre a rispondere di tutti i loro reati”, ha concluso Sodrio.

MESSAGGIO PUBBLICITARIO



NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO