Diciamo la verità! Il senso civico non è il nostro forte, se poi a ciò si aggiunge una viabilità tutt’altro che disciplinata finisce che per i pedoni tutto diventi più complicato. Per la seconda uscita della rubrica “Ti Porto A Orta Nova”, Vaida (volontaria europea Erasmus Plus dell’associazione Beyond Borders, di origini lituane) racconta le sue difficoltà nell’attraversamento pedonale tra le strade di Orta Nova. Ai suoi occhi di cittadina europea, quali sono le criticità che ha riscontrato appena arrivata nella cittadina della provincia di Foggia? Leggiamo il suo racconto.

ROSSO! Il semaforo mi avvisa gentilmente quando mi avvicino alla strada. Durante l’infanzia apprendiamo che il rosso è un avvertimento, ti dice di fermarti e questo è ciò faccio. Non ci sono macchine a destra, né a sinistra, ma nel nord Europa le regole sono più forti dei sensi quindi continuo ad aspettare. Nel frattempo, dall’altra parte della strada, la gente attraversa la strada quasi senza guardarla. “Che ribelli!” il mio cuore grida ad alta voce mentre le mie gambe aspettano pazientemente che il colore cambi.

VERDE! L’occhio del semaforo lampeggia e mi invita ad attraversare la strada. Eppure, ci sono degli ostacoli: la strada che prima era calma è inondata di macchine, ma solo da un lato. E poiché non ci sono altre auto che disturbano la svolta, la carovana del veicolo inizia a bloccare il passaggio pedonale. Li guardo cercando di ricordare che “Ehi ragazzi, i pedoni hanno la priorità in questo caso”. Anche se sembra che io sia l’unica a pensarla in questo modo. La luce diventa rossa e io resto ancora sullo stesso lato della strada. Non posso attraversare sul rosso, perché è contro le regole. Quindi non posso attraversare nemmeno col verde, perché le macchine continuano. Cosa dovrei fare?

Torno indietro e decido di trovare un semplice passaggio pedonale senza semaforo. Forse agli italiani non piacciono i colori! Mentre vado in viaggio di scoperta, noto che le persone stanno passando tranquillamente all’incrocio dove stavo aspettando prima. Senza paure né problemi. Senza leggere le luci o le regole, solo seguendo i loro cuori. E nel profondo mi arrabbio con me stessa: perché non posso semplicemente attraversare la strada? È un’azione quotidiana, non una base della NASA.

A giudicare da me stessa, trovo l’attraversamento pedonale non regolamentato. La strada sembra trafficata dato che ci sono molte macchine, tuttavia non devo aspettare che le luci mi dicano quando devo attraversare. Mi fermo e aspetto che le macchine si fermino. Non succede niente. Uno, due, tre … continuano ad andare avanti. Mi avvicino un po’ – forse semplicemente non mi vedono bene e non capiscono che voglio attraversare. Il numero di auto in transito aumenta ancora. E io resto ancora dalla stessa parte.

Al momento sto creando il piano e sto contando le possibilità per andare avanti, un gruppo di persone arriva e attraversa con calma la strada. I miei occhi si spalancano come un palloncino gonfiato. Come? Come lo fanno? Aspetto che arrivi un altro gruppo di persone, mi metto in mezzo e prego le potenze del mondo di salvarmi, per attraversare la strada. Senza pensare che in qualche modo dopo dovrò tornare.

Sono cinque mesi che sono ad Orta Nova e a volte faccio ancora fatica ad attraversare le strade. Tuttavia, ho imparato la lezione importante. Al Nord viviamo avvolti da regole: “rosso – rimani fermo, verde – vai avanti”. Se qualcuno ci dicesse quando respirare, probabilmente lo seguiremmo. Nel frattempo, qui c’è l’unica regola: segui il tuo cuore.

Vaida Krikštaponyte



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