Non sono né ufo ne extraterrestri ad aver disegnato immagini nel grano a Rocchetta Sant’Antonio ma sono i volontari di LiberaMente, associazione di promozione sociale del piccolo comune dei Monti Dauni, che anche quest’anno hanno trovato un modo originale per dare il benvenuto ai turisti. Cuori, stelle e una luna realizzati nei campi di grano de Il Mulino di Puglia, azienda di Rocchetta Sant’Antonio che ha da tempo intrapreso la strada della tutela delle produzioni autoctone riscoprendo le colture dei grani antichi che al tempo dei romani erano decantate anche da Orazio nel passaggio in questi luoghi.

Un messaggio di benvenuto sia per chi varca le porte di Rocchetta attraverso il monolite di Preta Longa sia per chi la sorvola, magari con un deltaplano o un indirettamente con un drone. Distese di grano che portano al piccolo paese arroccato sulla roccia giallo ocra che offre un patrimonio architettonico e storico fatto di castelli e chiese ma anche di viuzze ombrose che compongono un dedalo di strade chiamato cittadella. Un territorio magico fatto di quei campi di grano che hanno stregato prima Niccolò Ammanniti e dopo Gabriele Salvatores con il capolavoro editoriale e cinematografico “io non ho paura”.

«È un modo per far conoscere il nostro territorio e questa idea di accogliere i turisti con delle immagini scolpite nel grano e il nostro benvenuto a tutti coloro che vorranno passare del tempo e le nostre comunità. – Spiega il presidente di LiberaMente Gabriele Mastromatteo. Muniti di falci e spaghi abbiamo dato vita ad immagini all’interno dei campi coltivati con frumenti autoctoni. Un doppio significato in questa iniziativa perché da un alto si realizza un originale modo di dare il benvenuto ai visitatori e dall’altro si pone l’attenzione sulle produzioni di qualità messe in campo da givoani imprenditori che hanno deciso di scommettere sui Monti Dauni».

«Abbiamo voluto mettere a disposizione i nostri campi e il nostro grano per poter rendere omaggio al nostro territorio – aggiunge il giovane imprenditore de “il Mulino di Puglia”, Michele Garruto – queste immagini rappresentano il cuore e quindi la passione che noi ci mettiamo nel nostro lavoro di valorizzazione delle tipicità gastronomiche, ma anche i nomi delle varie farine che utilizziamo per le nostre produzioni. Aver unito la nostra mission, con l’opera di valorizzazione e di marketing culturale e turistico dell’Associazione LiberaMente è un vero tassello che mi inorgoglisce perché questo significa che è realmente possibile fare rete».

Comunicato Stampa



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