Dopo Rocchetta Sant’Antonio e San Marco la Catola, il GAL Meridaunia torna a parlare di transizione energetica a Lucera dove venerdì 10 dicembre è in programma un nuovo incontro con gli stakeholders locali con l’intento di porre l’attenzione sulle opportunità che, un consapevole utilizzo delle risorse energetiche, può apportare in termini di ricadute ambientali, economiche ed occupazionali sul territorio dei Monti Dauni.

Obiettivo prioritario del convegno, illustrare le tecnologie implicabili, dal solare all’eolico, alle biomasse; gli strumenti finanziari ad iniziare dai fondi del PNRR; le configurazioni e le condizioni possibili da attuare: repowering, filiera legno-energia, comunità energetiche. Ma il primo passo di questa lunga ed articolata visione di sviluppo, resta la costituzione di una “Oil Free Zone”, ovvero un protocollo d’intesa tra i sindaci dell’area dei Monti Dauni, in grado di avviare una massa critica necessaria ad implementare tutte le azioni di interlocuzione con gli enti e le autorità regionali, nazionali ed europee e con i vari gruppi industriali interessati.

All’incontro previsto alle ore 10 di venerdì 10 dicembre presso il Teatro Garibaldi di Lucera, prenderà parte anche l’assessore alle Attività Produttive della Regione Puglia, Alessandro Delli Noci che concluderà i lavori aperti dal sindaco della città sveva, Giuseppe Pitta, dal presidente del GAL Meridaunia, Pasquale De Vita, dal presidente della Provincia di Foggia, Nicola Gatta, e dal consigliere regionale, Antonio Tutolo. Tra i relatori del convegno, Angelo Tartaglia (Politecnico di Torino), Matteo Zulianello (RSE Spa), Nicola Danza (Distretto produttivo La Nuova Energia), Giovanni Sanesi (Università degli Studi di Bari), Massimo Monteleone (Università degli Studi di Foggia), Ruggero Renzulli (Legambiente Puglia), Giancarlo Di Mauro (Confindustria Foggia). A moderare i lavori sarà il direttore del GAL Meridaunia, Daniele Borrelli. Nel pomeriggio, alle 15 è prevista l’assemblea dei sindaci dei Monti Dauni che firmeranno il protocollo d’intesa per la costituzione della “Oil Free Zone”.

Comunicato Stampa



NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO