I Carabinieri della Compagnia di Cerignola e della stazione di Stornarella hanno eseguito una ordinanza applicativa delle misure cautelari della custodia in carcere e del divieto di dimora, emessa dal GIP Tribunale di Foggia su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di quattro soggetti di Stornarella ne cui confronti sono stati ritenuti sussistenti gravi indizi di colpevolezza per il reato di concorso nello spaccio di sostanze stupefacenti.

Le indagini svolte dai citati reperti, sono la direzione della Procura della Repubblica di Foggia, hanno consentito di accertare, nel periodo da maggio 2021 a luglio 2021, un’attività di spaccio che veniva compiuta in Piazza “Risorgimento” (da qui il nome dell’attività). L’attività di indagini è articolata in svariati servizi di osservazione, pedinamento e controllo operati dai Carabinieri, nonché nell’utilizzo di alcune telecamere appositamente installate che hanno registrato i movimenti degli indagati. Vari i riscontri sul campo effettuati dai Carabinieri che hanno accertato una decina circa di cessioni, identificando gli acquirenti e contestando a questi la sanzione amministrativa prevista dall’art. 75 DPR 309/90. Lo spaccio avveniva con incontri rapidi e preannunciati. La cessione si verificava in aree defilate della piazza, lontano da occhi indiscreti, talvolta in strade adiacenti, secondarie e buie con gesti repentini.

I gravi indizi di colpevolezza emersi nel corso dell’indagine hanno consentito alla Procura della Repubblica di Foggia di richiedere al GIP del Tribunale dauno l’emissione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dei tre indagati (un quarantaduenne e due trentenni) mentre un quarto indagato diciannovenne è stato attinto dalla misura di divieto di dimora nel Comune di Stornarella. Il provvedimento è stato eseguito venerdì mattina dai citati comandi. Dopo le formalità di rito, gli arrestati sono stati associati al carcere di Foggia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Va precisato che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che gli indagati – seppur attinti da gravi indizi di colpevolezza in relazione ai reati per i quali è stata applicata la misura – non possono essere considerati colpevoli fino alla condanna definitiva. L’operazione in esame è ulteriore prova dell’impegno dell’Arma dei Carabinieri nel contrasto alle diverse forme di illegalità del circondario.

Comunicato Stampa
Carabinieri Foggia



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