Il direttore generale della ASL Foggia Antonio Nigri, accompagnato dal direttore sanitario Franco Mezzadri e dal direttore amministrativo Michelangelo Armenise, questa mattina ha illustrato l’iter di attuazione della Delibera di Giunta Regionale n.985 del 2017 sulla riorganizzazione della rete dei laboratori analisi pubblici della Capitanata.

Per la presentazione, la direzione ha scelto il Presidio Ospedaliero di Cerignola attraverso un percorso dall’attuale laboratorio analisi al nuovo, in cui fervono i lavori in vista della prossima apertura. “Il percorso, avviato a fine 2018 – ha spiegato Nigri – prevede la realizzazione di un sistema “hub e spoke”: al centro del sistema c’è il laboratorio hub del Policlinico Riuniti di Foggia con laboratori spoke nei Presidi Ospedalieri aziendali. Completano la rete i Centri Prelievo diffusi sul territorio”.

Il riordino della rete dei Laboratori di Analisi in provincia di Foggia non comporterà alcun disagio per i cittadini che continueranno ad effettuare i prelievi negli stessi servizi, come accaduto sino ad ora. “In questo percorso che stiamo facendo – ha aggiunto Nigri – prevediamo anche di aumentare i centri prelievo distribuiti sul territorio a partire dalla città di Foggia, in modo da offrire all’utenza un numero maggiore di punti di accesso. Contemporaneamente stiamo attrezzando i Laboratori aziendali con macchinari all’avanguardia, più tecnologici e performanti. È il caso del Laboratorio di Cerignola che a breve inaugureremo con una infrastruttura informatica potenziata grazie alla quale sarà possibile collegare in rete tutti i laboratori”.

Il nuovo Laboratorio di Cerignola, sviluppato e organizzato su una superficie di circa 600 metri quadrati, è stato realizzato grazie ad un finanziamento FESR di 1.263.911 euro. La sua apertura sarà funzionale, a sua volta, all’ampliamento del Pronto Soccorso che raddoppierà i suoi spazi. Locali più idonei per offrire maggiore confort e sicurezza ad operatori e pazienti.

“Ogni cambiamento – ha concluso Nigri – è accompagnato da resistenze e dubbi. Ecco perché abbiamo avviato un confronto con i lavoratori, le loro rappresentanze, i sindaci e con gli organismi aziendali che si occupano di organizzazione del lavoro per agevolare e accompagnare le fasi della riorganizzazione”.

NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO