Cinque associazioni, una voce sola. Per raccogliere visioni future e proposte concrete con i cittadini, per i cittadini. Trasparenza, apertura al confronto, inclusività, condivisione e partecipazione, voglia di mettersi in gioco cimentandosi nel dibattito politico senza delegare a terzi: sono queste le stelle polari di “Foggia al centro”, laboratorio democratico, programmatico e progettuale che La Società Civile, Capitanata.Neo, Comunità Politica, Libertà Civile ed Equa sono pronte a realizzare insieme ai foggiani, dopo aver dimostrato in questi lunghi mesi di commissariamento, attraverso importanti azioni di cittadinanza attiva, che voltare pagina per il capoluogo dauno è possibile.


L’appuntamento, aperto a tutta la cittadinanza, è venerdì 7 luglio, alle ore 18, in piazza Giordano. A moderare il dibattito sarà Fabrizio Sereno, giornalista de l’Attacco.

“Crediamo che il dibattito politico debba essere portato in piazza e che ogni cittadino debba avere l’opportunità di comprendere appieno le criticità che attanagliano il territorio ma anche di poter immaginare soluzioni e avanzare proposte concrete”, afferma sul punto Lucia Aprile, presidente de La Società Civile.

Per Pasquale Cataneo, presidente di Capitanata.Neo: “Il desiderio di garantire alla nostra città un futuro migliore è la bussola della nostra azione personale e associativa. Gli obiettivi dell’impegno sociale di Capitanata.Neo Aps oggi convergono in questa esperienza per cercare, insieme alle altre associazioni, di determinare un cambiamento culturale, sociale ed economico. Agiamo, insieme con chi condividerà i nostri valori, per fornire a questa comunità un rinnovato senso di identità, riscatto e dignità feriti gravemente da ciò che è successo sia dal punto di vista amministrativo che politico. ‘Noi ci siamo’ è il motto che rappresenta il senso del nostro agire comunitario, inclusivo e trasparente. Per Foggia e per i foggiani”.
Metodi partecipativi e trasparenza amministrativa come chiave per lo sviluppo della città: è uno dei temi cari a tutti i soggetti di “Foggia al centro”, ben rimarcato sin dall’inizio del suo percorso anche dalla Comunità Politica, che, come spiega il suo portavoce, Luciano Beneduce, “ha al centro del suo programma un metodo di co-governo dei processi amministrativi, in cui la partecipazione attiva dei cittadini e delle cittadine deve diventare prassi, così come la trasparenza amministrativa. Vogliamo portare nel futuro governo della città metodi nuovi, che includono consulte cittadine associate a ciascun assessorato, co-progettazione, redazione del bilancio partecipato, comunità monitorante ed altri strumenti chiave sulla scorta di alcuni esempi di provata efficacia”.
Troveranno spazio nel dibattito anche il commercio ed i suoi problemi macro e micro economici. Grazie all’impegno profuso sul tema da Alessio Lusuriello e dalla sua Libertà Cilvile: “Di rilevante importanza per lo sviluppo degli operatori commerciali è innanzitutto rendere il centro più attrattivo ed attraente attraverso la rigenerazione di un decoro urbano ormai scomparso, incentivando anche, con contributi, insediamenti in zone abbandonate come via Arpi o viale XXIV maggio. Per il futuro di Foggia sarà inoltre fondamentale sfruttare l’aeroporto non solo per partire ma anche per far arrivare gente a beneficio delle attività. E lo spazio fieristico da poter maggiormente sfruttare, con fiere della moda ad esempio”.
Benessere e opportunità di realizzazione in loco per le nuove generazioni, come condizione essenziale per la sopravvivenza stessa della città. E’ il tema che sta particolarmente a cuore a Rosa Menga e alla sua Equa: “Esiste una questione giovanile – sostiene in merito – di cui la politica, a tutti i livelli, non si fa carico, o che relega ad un paragrafetto marginale, quasi fosse un atto dovuto, all’interno di un programma elettorale con ben altre priorità. E invece, é fondamentale comprendere che una città pensata a misura di nuove generazioni é in realtà una città a misura di tutti, una città che ha un futuro. Dobbiamo ridare un futuro anche a Foggia, e farlo da subito, perché tra trent’anni sarà troppo tardi, Foggia avrà perso quasi la metà della sua popolazione attuale e a quel punto a nulla varranno gli sforzi per arrestarne l’inesorabile declino già in atto”.
Nella fase conclusiva del dibattito sarà consentito, con tempi contingentati, a chiunque voglia intervenire di prendere la parola per portare idee, proposte, critiche e visioni in linea con lo spirito dell’iniziativa.

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