Un servizio finalizzato a coprogettare in partnership interventi e percorsi di assistenza alla socializzazione dedicati a ragazzi affetti da disturbi dello spettro autistico, grazie ad una linea d’investimento regionale dedicata alla disabilità, finanziata con un importo di circa 64.000 euro, da realizzarsi nell’Ambito Territoriale Sociale di Cerignola.
Questo l’oggetto dell’avviso pubblicato sul portale istituzionale del Comune di Cerignola (https://comune.cerignola.fg.it/novita/avviso-pubblico-per-la-raccolta-di-adesioni-da-parte-di-enti-del-terzo-settore-di-cui-al-d-lgs-3-luglio-2017-n-117-finalizzate-alla-coprogettazione-ed-alla-gestione-in-partnership-dinter/) e dell’Ambito territoriale Sociale (https://www.ambitoterritorialecerignola.it/avviso-pubblico-finalizzato-allindividuazione-dei-beneficiari-del-progetto-attinente-la-linea-di-investimento-1-2-percorsi-di-autonomia-per-persone-con-disabilita/), ed indirizzato agli enti del terzo settore (di cui al D. Lgs. 3 luglio 2017 n. 117).
Le domande, dovranno essere complete di tutti i dati richiesti, corredate da tutta la necessaria ed idonea documentazione, e pervenire entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 30.01.2024 secondo le modalità previste dall’avviso. L’obiettivo è quello di immaginare un percorso condiviso con gli enti del terzo settore, “Chiamati a diventare una vera e propria squadra”, dichiara l’Assessore al Welfare e
Presidente dell’Ambito Territoriale di Cerignola, Maria Dibisceglia: “Il nostro è un terzo settore vivace e vogliamo averlo al nostro fianco per costruire un percorso condiviso, efficace – rimarca il Vicesindaco – per dare opportunità ai ragazzi disabili del nostro territorio. L’obiettivo è quello di dare la possibilità ai ragazzi di svolgere attività extra scolastiche insieme ai loro coetanei, favorendo crescita e aggregazione.”
L’Assessore ha poi sottolineato la grande sinergia con l’Assessorato Regionale al Welfare: “Ringrazio l’Assessore Rosa Barone e gli uffici Regionali, con i quali abbiamo avuto un intenso scambio di idee, progettualità che puntassero sui bisogni e le opportunità dei nostri concittadini, in particolar modo per chi soffre di sindromi dello spettro autistico, quasi sempre ai margini di percorsi d’assistenza e ricreativi.”

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