Il Foggia inizia male il girone di ritorno e cede 2-1 al Taranto nello Zaccheria chiuso al pubblico. Coletti sfodera il 3-4-2-1 con Nobile tra i pali, Fiorini, Rizzo e Carillo a formare la linea difensiva mentre a centrocampo Salines e Vezzoni agiscono sulle fasce e Marino-Martini giocano in mediana; in avanti, Embalo e Schenetti agiscono in appoggio all’unica punta Tonin. Capuano punta invece su un 3-4-3 classico con Luciani, Antonini ed Enrici davanti a Vannucchi, a centrocampo quartetto formato da Mastromonaco, Calvano, Romano e Ferrara mentre il tridente offensivo è composto da Kanoute, Fabbro e Bifulco.

L’inizio dei rossoneri è da shock: al 2’ Bifulco si divora di testa un gol già fatto, a pochi passi da Nobile, ma un minuto dopo il Taranto è più preciso: ancora un errore della retroguardia rossonera, Kanoute ne approfitta e non sbaglia per l’1-0. Il Foggia sembra disorientato ed è impreciso nei passaggi, faticando anche a superare la metà campo. Il Taranto ne approfitta e al 28′ raddoppia: Nobile non trattiene un tiro fa fuori, Kanoute è ancora al posto giusto nel momento giusto e fa 2-0. I rossoneri hanno un sussulto nel finale di primo tempo. A svegliare i suoi compagni ci pensa Tonin al 35′, scaricando in rete una ribattuta di Vannucchi a un suo tiro, dopo un bell’assist di Schenetti. Il Foggia sfiora addirittura il pari al 40′ con una bella punizione di Schenetti che sfiora l’incrocio dei pali. La ripresa inizia con il Foggia che protesta per un presunto tocco di mano in area l’arbitro lascia correre. Il Foggia spinge sull’acceleratore e ci prova ancora con Schenetti, con la palla che finisce di poco a lato. Il Taranto resiste e sfiora in più di un’occasione il 3-1. Finisce con gli ofantini in festa, per il Foggia ora la trasferta a Giugliano.

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