La sanità pugliese targata Emiliano è allo sbando. Sono molte le criticità riscontrate, tra cui la situazione dei presidi sanitari sul Gargano: basti pensare a Vieste, meta turistica che d’estate raggiunge anche 2 milioni di presenze e che, comunque, patisce isolamento infrastrutturale e sanitario durante tutto l’anno”.

Lo fa sapere il deputato Giandonato La Salandra, che ha presentato al Ministro della Salute Schillaci una interrogazione parlamentare per rendere nota la situazione del punto di primo intervento del centro garganico e capire in quale modo si possa intervenire per far fronte alle carenze strutturali e ai tremendi disservizi per l’utenza garganica.

Per il servizio di 118, spesso l’unica ambulanza non è medicalizzata. Serve chiedere aiuto ai Comuni vicini, con conseguente ritardo e difficoltà nei soccorsi e la carenza di personale viene sopperita con medici occasionali, che non garantiscono continuità e stabilità del servizio, senza peraltro adeguato supporto diagnostico e di laboratorio.

Preoccupano – scrive l’on. La Salandra – le conseguenze della riorganizzazione sanitaria compiuta dalla Regione Puglia, che ha sancito la trasformazione dei punti di primo intervento di tipo ospedaliero in punti di primo intervento territoriali, a gestione 118. Ciò comporta un diverso modello organizzativo del servizio di emergenze, tendente a concludere la prestazione sanitaria con il trasferimento in ospedale”.
Parliamo però, come noto, di strade non facilmente percorribili, condizioni meteo avverse in inverno e traffico sostenuto in estate, sull’unica rete viaria disponibile per il raggiungimento degli ospedali. La distanza dal primo ospedale utile, Manfredonia, è di 70 chilometri, tra l’altro depotenziato nella sua attività, al punto da costringere per la maggior parte dei casi ad optare per Casa Sollievo a San Giovanni Rotondo o gli Ospedali Riuniti di Foggia.
È evidente – conclude il parlamentare in quota Fratelli d’Italia – la necessità che la Regione Puglia riveda l’organizzazione del sistema di emergenza-urgenza, riproponendo il presidio di pronto soccorso di Vieste, dotato di tutti i requisiti strutturali, tecnologici, organizzativi e di risorse umane, nell’ottica di una risposta efficiente alle richieste sanitarie dei cittadini del promontorio”.

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