Le barriere architettoniche rappresentano uno degli ostacoli più concreti e tangibili che le persone con disabilità affrontano nella loro vita quotidiana. Quando pensiamo alla disabilità, spesso ci concentriamo sugli aspetti fisici o medici, ma uno degli aspetti più sottovalutati è proprio l’impatto che un elemento architettonico ha sull’indipendenza e la qualità della vita delle persone disabili.

Immaginiamo di non poter entrare in un edificio perché ci sono delle scale senza una rampa di accesso, o di non poter utilizzare un mezzo pubblico perché privo di sistemi adeguati di assistenza. Questi sono esempi molto comuni di come le barriere architettoniche limitino la libertà delle persone disabili, riducendo le loro opportunità di partecipare pienamente alla vita sociale e professionale. Non si tratta solo di una questione tecnica, ma di una vera e propria violazione dei diritti umani.

Infatti, ogni essere umano ha diritto a una vita dignitosa, indipendentemente dalle sue capacità fisiche o mentali. Il concetto di “vita normale” dovrebbe includere il diritto a muoversi liberamente, a vivere in un ambiente sicuro e accessibile, e a partecipare a tutte le attività sociali senza ostacoli. Le barriere architettoniche sono una forma di esclusione, che rende la società inaccessibile e, di fatto, discrimina chi ha difficoltà motorie o altre forme di disabilità. Per superare queste barriere, occorre un cambiamento culturale oltre che strutturale.

È fondamentale che la progettazione degli spazi sia inclusiva fin dall’inizio, mettendo al centro le esigenze di tutti i cittadini, disabili o meno. Non si tratta solo di costruire rampe o ascensori, ma di creare una mentalità che promuova una vera uguaglianza di accesso e opportunità”. Lo ha dichiarato Angelo Iacullo, responsabile disabilità del Movimento Cambia – con Angiola.
“Tra pochi mesi parte il Giubileo del 2025 – ha aggiunto Angiola – ma questo evento storico troverà il Comune di Foggia totalmente impreparato. Infatti, in vista del Giubilo l’amministrazione Episcopo non ha saputo fare altro che impantanarsi nell’aggrovigliata discussione sui cuori pulsanti di Limosani. Tra le nostre tante iniziative abbiamo proposto all’amministrazione Episcopo, che tra l’altro, dal punto di vista del superamento delle barriere architettoniche non ha fatto in questo anno praticamente nulla, di implementare, nel minor tempo possibile, una applicazione (App) informatica rivolta ai disabili e alle loro famiglie, compatibile con tutti i principali sistemi operativi di dispositivi portatili, che consenta la mappatura di luoghi e itinerari importanti per il turismo e per i pellegrinaggi a Foggia”.
“L’applicazione, identificando la presenza di barriere architettoniche, diventerebbe uno strumento efficace, non solo per intervenire rapidamente nella loro rimozione, ma anche per sviluppare e certificare percorsi completamente accessibili (percorsi “Barrier free”), rivolti prima di tutto a persone con difficoltà motorie, promuovendoli ampiamente attraverso i siti istituzionali del Comune. In questo modo, le tante persone con disabilità che giungeranno in provincia l’anno prossimo potranno trovare a Foggia un ambiente accogliente, inclusivo e su misura per loro”, ha concluso Angiola.

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