“Il piano di riordino ospedaliero di Emiliano assomiglia al gioco delle tre carte. Perché al tanto decantato aumento dei posti letto strombazzato in estate, si riscontrano carenze, situazioni imbarazzanti che si aggiungono alla lunga sequela di problematiche irrisolte in una provincia come quella di Foggia letteralmente abbandonata dal centrosinistra che gestisce la Regione Puglia da 20 anni”. Lo afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Giannicola De Leonardis, che spiega: “Confrontando il piano di riordino 2016 con quello 2024 e avendo la fotografia reale di quanti posti letto ci sono effettivamente negli ospedali di Capitanata emergono alcuni dati incredibili: a Foggia furono previsti 12 posti letto per cardiochirurgia nel 2016 implementati a 20 nel 2024. Peccato che il reparto non c’è. Caso analogo a San Severo dove per il reparto di neurologia sono previsti 12 posti letto dal piano deliberato dalla Giunta questa estate. Peccato che anche in questo caso si prevedono posti letto per un reparto che non c’è. Sempre nell’ospedale sanseverese, la lungodegenza è ben lontana dai 40 posti letto previsti nel 2024 visto che al momento ne ha 16 (quindi addirittura 4 in meno rispetto a quanto previsto nel 2016, cioè 20). Anche se si arrivasse a 40, non ci sarebbero gli spazi idonei, tantomeno ci sarebbe il personale medico, infermieristico e oss per poter presidiare al meglio un reparto di quelle dimensioni. Ancora: in oncologia, a San Severo, sono stati previsti 8 posti letto a fronte dei 4 previsti nel 2016 ma, anche in questo caso, non c’è il personale per prendersi cura dei malati in un reparto in cui si fa terapia del dolore ma senza ricoveri. In tutto questo – prosegue De Leonardis – c’è anche spazio per l’ironia dato che, da San Severo, lamentano che i letti in dotazione in alcuni reparti risalgono agli anni Novanta. Quindi prima di implementare sulla carta i posti letto sarebbe necessario rinnovare quelli che ci sono. Il piano di riordino, inoltre, contiene anche la riorganizzazione della rete Emergenza-Urgenza sulla quale, ad agosto, rilevai come, nella delibera di Giunta declamata in estate dalla premiata ditta Emiliano-Piemontese, viene riportata una tabella riepilogativa in cui vengono indicati un numero generico di postazioni medicalizzate 118, appena 7 per Asl Foggia, in misura decisamente inferiore al numero minimo previsto nel 2016 che era di 18. Insomma – conclude De Leonardis – ci troviamo di fronte all’ennesima presa in giro del centrosinistra che annuncia in pompa magna aumenti di posti letto presunti a fronte di tagli effettivi di servizi in una provincia come quella di Foggia dove ancora si attende l’istituzione della seconda macroarea dipartimentale con altre 6 strutture complesse (tre mediche e altrettante medico-veterinarie) senza dimenticare la più recente mancata attivazione della Centrale Operativa Territoriale nel distretto 53 del Gargano che comprende Comuni ad alta affluenza turistica come Vieste, Peschici, Rodi Garganico e Isole Tremiti oltre a Cagnano Varano, Carpino, Ischitella e Vico del Gargano”.
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