Carapelle prova a superare la ferita delle recenti violenze nell’asilo comunale promuovendo un momento formativo sul tema dell’abuso e dei maltrattamenti sui minori. Il progetto “Co-Happiness Felici e Sicuri nella comunità”, infatti, ha lo scopo di promuovere la prevenzione e la sensibilizzazione su queste importanti tematiche, attraverso un corso di formazione per intercettare i segnali di eventuali abusi e maltrattamenti.
Il corso è organizzato da don Claudio Barboni, direttore dell’Associazione Onlus “San Giuseppe” e Fondazione Migrantes, in collaborazione con l’unità pastorale san Francesco da Paola. Gli incontri, rivolti agli adulti e agli esperti che lavorano nel mondo dei minori, si terranno a Carapelle presso la Chiesa di San Giuseppe e in Piazza Padre Pio, tra le giornata del 7 e del 9 luglio (ndr. programma in foto). Oltre a Don Claudio, interverranno Angela Loporchio, project manager; Giovanni Papagni, pedagosta; Maria Pia Gisario, pedagogista e psicoterapeuta; Maria Antonietta Merlicco, avvocato e Antonella Tucci, assistente sociale.
“L’iniziativa nasce nel 2018 come un percorso modulare di formazione che terminerà nel 2021” – dichiara a Il Megafono, Don Claudio Barboni. “Si terrà a Carapelle perché è già stato programmato all’interno del calendario diocesano. Inoltre, alla luce degli eventi accaduti, assume ancora di più importanza ed attualità il proporre questo tema sull’abuso e il maltrattamento dei minori”. Al termine del corso sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
I maltrattamenti sono l’indice di una societa’ culturalmente ed educativamente fin dalle prime scuole dell’obbligo ancora prima di quelle dell’infanzia dove gli issegnanti frustrati dalle insoddisfazioni istutuzionali e familiari trotrovano terreno fertile per manifestare le proprie insoddisfazioni pedagogiche addosso ai propri allievevi;mancaza questa,proprio di un ‘vuoto” di classe culturale ed emacipazione sociale.Non a caso la chiesa(…) condanna in primis i suoi “educatori pastorali” e bene che vi siano corsi di formazione professionali in ambito di tutti i centi predisposti all’insegnamento che deve avvenire nella piena e trasparente “democrazia,dota di ogni possibile strumento che possa scardinare l’sbuso;dotando gli esperti di materie pedagogiche a disposizione di chi deve svolgere questo compito non “facile” oggi giorno dalle miltietniche “societa, cominitarie”!