L’attenzione rimane alta sulla procedura di formazione di una partnership pubblico privata che dovrà gestire l’ammodernamento e la manutenzione dell’impianto di illuminazione pubblica nella città di Orta Nova. Sul tema, dopo la deliberazione in Giunta, c’è stato un acceso scontro nell’ultimo consiglio comunale tra l’assessore ai lavori pubblici, Laura Spinelli, e Lorenzo Annese, consigliere d’opposizione dei Riformisti.

Quest’ultimo, dopo aver criticato aspramente la misura che consentirà di esternalizzare il servizio per una durata di 25 anni e per dei costi che si aggirano sugli 8 milioni di euro, ha deciso di inviare un esposto all’Autorità Nazionale Anticorruzione, nel tentativo di portare all’attenzione del presidente Raffaele Cantone la situazione specifica del comune capofila dei Reali Siti.

15977989_365386287154152_5196828478767078770_n“In merito alla gara pubblica per affidare per 25 anni a ditte private la pubblica illuminazione, come annunciato nel comizio del 22 dicembre 2016 dei Riformisti,  tramite il consigliere comunale Lorenzo Annese – scrivono dal movimento – abbiamo inviato un esposto-denuncia all’Autorità Nazionale Anticorruzione a Roma per valutare se c’è un indebito arricchimento dell’impresa che vincerà e un danno erariale per il comune di Orta Nova, unitamente a violazione di molti articoli del codice degli appalti”.

Dopo l’accelerata iniziale, anche in virtù delle polemiche sollevate dalle opposizioni e delle fresche memorie del caso “autovelox e videosorveglianza”, la maggioranza sembra voler prendere tempo, per motivi non ancora del tutto chiariti. Infatti, la gara inerente il partenariato pubblico e privato per il servizio di gestione integrata e manutenzione degli impianti comunali di pubblica illuminazione, “per motivi organizzativi” è stata spostata al 3 febbraio 2017, rispetto alla sua naturale scadenza fissata inizialmente al 22 dicembre, secondo quanto si legge sul sito della Centrale Unica di Committenza del Tavoliere.

Nello specifico, le critiche e i dubbi della prima ora hanno riguardato il costo complessivo spropositato per l’esternalizzazione, in merito al quale l’assessore ai lavori pubblici Laura Spinelli aveva chiarito che attraverso l’ammortamento e il risparmio dovuto alle nuove installazioni a led il comune avrebbe risparmiato nel lungo periodo sugli effettivi consumi per garantire il servizio pubblico alla città. Dall’opposizione avevano prospettato la possibilità di provvedere all’ammodernamento dei 2800 corpi luminosi con risorse interne senza il coinvolgimento di attori privati, ma la maggioranza aveva subito stroncato tale possibilità dichiarandola insostenibile per i bilanci.

“L’Amministrazione – sottolineava la Spinelli – non sta facendo altro che adeguarsi alla normativa europea e, per tale ragione la Giunta Comunale ha adottato un atto di indirizzo rivolto al Responsabile del Settore LL.PP. che ha predisposto il bando nel rispetto della normativa vigente. Il Comune non ha la possibilità di investire soldi nella Pubblica Illuminazione e per tale ragione abbiamo deciso di avvalerci dell’aiuto dei privati. I venticinque anni possono apparire troppi sotto alcuni aspetti, in ogni caso la normativa che interverrà potrà stabilire regole ope legis. Siamo certi di offrire un servizio migliore alla cittadinanza. Oggi abbiamo un canone e viaggiamo con una 500, dopo avremo lo stesso canone ma viaggeremo in una Mercedes”.

Poi si è discusso il tema della durata, quei venticinque anni che da contratto terrebbero in vita questo partenariato pubblico – privato, nonostante col passare del tempo le tecnologie potrebbero cambiare rapidamente e i termini del rapporto potrebbero divenire svantaggiosi per l’ente. Sulla scorta di ciò, il consigliere Annese aveva richiesto di ridiscutere e rinviare questo provvedimento, usando parole tutt’altro che velate:

“In questo modo stiamo ipotecando il nostro comune per una durata che va ben oltre l’operato di questa amministrazione che, dunque, non ha le competenze per avviare un percorso così a lungo raggio senza coinvolgere le altre parti politiche” – così si era espresso Lorenzo Annese che, durante il suo intervento pubblico in Piazza Pietro Nenni aveva anche sottolineato come il provvedimento “sarebbe stato architettato per arricchire i soliti amici degli amici”.

 

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