Continua il percorso di ascolto degli attori sociali intrapreso di recente dall’Amministrazione comunale di Orta Nova. Dopo gli operatori del Terzo Settore, una delegazione di agricoltori locali tesserati della Coldiretti ha avuto la possibilità di confrontarsi direttamente con il primo cittadino su alcuni temi che stanno preoccupando un settore che è chiaramente la maggior fonte di reddito dell’economia locale.

All’incontro dello scorso 9 febbraio erano presenti il sindaco Dino Tarantino, l’assessore all’agricoltura Alessandro Paglialonga e il presidente della Coldiretti dei Cinque Reali Siti, Gerardo Torchiarella. Quest’ultimo, soltanto una settimana prima, aveva riunito il direttivo della sua organizzazione di categoria per dibattere delle speculazioni sulle colture ortive seguite al maltempo delle prime settimane di gennaio. A ciò va aggiunto che quel poco che è stato risparmiato dal gelo, è stato depredato dai ladri che – come raccontato dagli stessi imprenditori agricoli – hanno ripulito in lungo e in largo i campi sapendo bene che i prezzi fossero saliti alle stelle. Dopo aver fatto il punto in sede, i tesserati hanno deciso di sollecitare il sindaco e l’assessore competente su queste problematiche, al fine di ottenere un confronto e trovare delle soluzioni condivise.

“In merito al problema dei furti – ha spiegato Torchiarella – pensiamo che per ridurre il fenomeno si dovrebbe avere un maggior controllo sulle bancarelle abusive che vendono per le strade della nostra città. Di concerto con gli stessi fruttivendoli regolari stiamo pensando di stampare un bollino che certifichi la qualità del venditore, in modo tale che gli acquirenti sappiano da chi stanno comprando e conoscano la provenienza delle merce”.

Una sorta di marchio di fedeltà, discorso che andrebbe ad inserirsi all’interno della formazione dell’auspicato Marchio di Denominazione Unica dei Cinque Reali Siti, avviato in seno all’Unione dei Comuni, ma arenatosi nell’ultimo periodo.

In seguito ad un’ampia discussione sul punto, il sindaco e l’assessore hanno proposto altresì di sollecitare l’attenzione delle autorità competenti come la Polizia Giudiziaria e il Prefetto, per restituire un senso di legalità anche nelle campagne e nelle zone rurali, spesso sono abbandonate al loro destino. Oltre ai controlli, si è convenuto sul fatto che a mancare sia anche una corretta informazione. A tal proposito è stata accordata la possibilità di tenere dei comizi in piazza in modo da sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema.

Nel corso delle assemblee interne, il focus della discussione si era concentrato anche sull’efficacia degli strumenti di controllo posti in essere dalle Guardie Campestri. A questa organizzazione sempre più agricoltori stanno facendo mancare le loro quote associative e di conseguenza stanno venendo meno anche le unità in organico e i mezzi a disposizione. Manca una fiducia verso l’Istituto e questo si riflette negativamente sul controllo del territorio. Per prendere conoscenza delle difficoltà in essere, gli amministratori del comune di Orta Nova hanno deciso di convocare un successivo tavolo tecnico alla presenza dei rappresentanti del Consorzio delle Guardie Campestri, la Guardia di Finanza e i Carabinieri, “augurandosi – si legge nel verbale – la presenza anche dell’assessore regionale Leonardo Di Gioia”.

Oltre alla prevenzione e repressione dei reati e dell’abusivismo, la Coldiretti ha esposto alcune proposte da realizzare nei prossimi mesi ad Orta Nova. La prima iniziativa presentata al sindaco è stata quella che porterà alla creazione di orti sociali, da allestire in zone degradate di competenza dell’ente comunale. Si tratta di un’iniziativa che ha già avuto alcuni esempi nel circondario (ad Ordona ad esempio) e che ha una doppia finalità positiva: da un lato restituire decoro urbano ad aree abbandonate, dall’altro dare un passatempo dal pollice verde ad alcune fasce sociali in difficoltà. Per realizzare questa proposta la Coldiretti ha chiesto di avere in concessione un terreno dove si potranno coltivare in piccola misura delle colture ortive che poi saranno anche vendute con un brand accattivante.

A conclusione del confronto, l’assessore Paglialonga ha proposto la creazione di un organo consultivo permanente sull’agricoltura (così come è stato proposto ai rappresentanti del Terzo Settore), che riunisca periodicamente l’amministrazione e le associazioni di categoria per affrontare le irrisolte problematiche che gravano su un settore già globalmente in difficoltà.

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