Un funerale, un viaggio, un aeroporto, un ritardo, un locale per attendere la ripartenza: il contesto che fa da prologo a questo racconto del giornalista viterbese Pierluigi Vito sembra quello di una giornata triste ma ordinaria. Linda sta tornando dal funerale di un amico e, bloccata in aeroporto a causa di un ritardo del volo di coincidenza, decide di attendere al bar dove incontra Martyn, un cameriere che legge il dolore nel cuore di Linda e decide di condividere la sua storia. “L’uomo della Lorraby & Steiner” è un racconto ma sembra un sogno. E’ una storia che si incunea nel cuore del lettore. Il sottotitolo “Una storia dall’11 settembre” richiama un evento che tutto il mondo ricorda, perché tutti abbiamo negli occhi le immagini delle persone che tentarono di salvarsi quel giorno. L’11 settembre 2001 Martyn entrò nella torre nord morto dentro, senza sapere che quel giorno gli avrebbe donato una vita nuova. E’ un racconto breve quello di Pierluigi Vito ma intenso, risveglia emozioni profonde e ci insegna che anche nella morte si può trovare la vita. Interessante.

Se fosse cibo:
Pannocchie arrostite: Martyn era destinato a vivere di questo ma la vita ha serbato altro per lui…

Racchiuso in una frase:
Vagai per Manhattan tutto il giorno, ricoperto di polvere e lutto. Senza neanche fare caso alla gente intorno e agli sguardi che mi additavano come un reduce, un fortunato sopravvissuto quando altri non ce l’avevano fatta. […] Era ormai notte quando giunsi di fronte a casa. Tutto era deserto; la città pareva morta e forse lo era per davvero. Nel silenzio, le voci azzurre dei televisori accesi. Io, però, una volta entrato nel mio appartamento non accesi né televisori né radio. (p. 28)

Edizione utilizzata:
Pierluigi VITO, L’uomo della Lorraby & Steiner. Una storia dall’11 settembre, Amazon, Torrazza Piemonte (TO) 2021.

Dove trovare il libro:
E’ facilmente reperibile su amazon.it



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