Il Comune di Orta Nova ha recentemente individuato le aree dove installare le nuove telecamere di videosorveglianza, nell’ambito del patto sulla sicurezza urbana che intende promuovere maggiori controlli nei contesti cittadini. Dopo l’approvazione del riparto dei fondi provenienti dal Ministero dell’Interno, la maggioranza ortese ha individuato i luoghi che saranno sottoposti al controllo delle telecamere, ma alcune associazioni e le compagini di minoranza hanno criticato nel dettaglio la scelta delle aree.
Con la delibera di Giunta n.170 dello scorso 3 dicembre, infatti, sono stati individuati come “punti sensibili” il perimetro della villa comunale, la tensostruttura, il Comando di Polizia Locale, la nuova area mercatale, il centro polivalente Monsignor Ventrella, la struttura del Dopodinoi in Via Campania, la maggior parte delle scuole che insistono sul territorio comunale e le principali vie di accesso alla città. Tale decisione è stata criticata dall’associazione Onlus Mario Frasca che ha valutato questo piano carente di altre aree dove insistono fenomeni delinquenziali. La Onlus, infatti, ha inoltrato al Comune una comunicazione per richiedere di inserire nel piano anche la piazza che porta il nome del militare ortese scomparso in Afghanistan, spesso bersagliata da atti di vandalismo. Lo stesso ha fatto la Misericordia di Orta Nova che ha richiesto maggiori attenzioni sulla sede associativa di Via Puglie, ultimamente presa di mira dai ladri.
Sul tema è intervenuto anche il consigliere di opposizione, Antonio Di Carlo, chiedendo alla maggioranza di prendere atto delle rimostranze pervenute dalle associazioni. “I sistemi di videosorveglianza sono diventati importantissimi per vigilare sulle città, soprattutto quando gli episodi delinquenziali sono all’ordine del giorno. Ma ad Orta Nova l’amministrazione comunale non sembra essere in grado di capire quali siano le zone sensibili” – afferma Di Carlo. “Non sono state minimamente prese in considerazione aree come la Misericordia, Piazza Maria Frasca e altre zone pubbliche dove gli atti vandalici e i furti sono all’ordine del giorno. Le telecamere andranno invece su strutture abbandonate da tempo come l’asilo di Via Puglie e il Dopo di noi di Via Campania. Evidentemente chi ha effettuato questa assegnazione non conosce la nostra città ed non ascolta le istanze della popolazione”.