La cultura ha orizzonti nobili, scuote i battacchi delle campane, usa i campanili per guardare l’orizzonte, e non per porsi sulle vette dove si posano gli scranni dei potenti. Ogni azione culturale funge da memoria storica e riporta ogni caducità alla voglia di Pace. Nella giornata di giovedì, 30 giugno 2022, inaugurato a Bovino il Museo delle Armi e della Tradizione Armiera Raccolta d’Armi “ Renato Procaccini ”, tra le prime tre collezioni private d’Europa. Una inaugurazione salutata benevolmente dalla telefonata della segreteria della Presidenza della Repubblica che ha favorito il saluto del Presidente Mattarella.
“Quello di giovedì è per Bovino un giorno che segna un evento straordinario, perché apre, per la nostra Città, un nuovo e importante orizzonte turistico-culturale. Si tratta infatti di un progetto di grande interesse a valenza culturale, una ennesima perla che conferma, ancora una volta, il ruolo importante che Bovino ha per la storia e per la cultura“ – ha così esordito il sindaco Vincenzo Nunno.
E come tante volte abbiamo sentito, negli spot pubblicitari … “La Puglia che non ti aspetti”… ecco che proprio a Bovino … un “unicum”. Un omaggio di un uomo di Puglia ha reso possibile tutto ciò, prima dedicando la sua intera esistenza al collezionismo di armi, poi donando ogni suo singolo cimelio al bel Comune dei Monti Dauni. Meritava un elogio e ringraziamento speciale e, giovedì passato, finalmente, si è celebrati quest’uomo, Libero Renato Procaccini. Con la sua famiglia, si è reso omaggio a chi ha permesso, con il progetto del museo, sarà consentito a tutti, e alle future generazioni, di ampliare la propria cultura, rendendosi praticamente fruibile un patrimonio incredibile, di straordinaria importanza storico-culturale, il quale abbraccia un arco di tempo notevole, che parte dal 1600 e giunge fino ai giorni nostri.
La forza della cultura ha coinvolto, oltre tutta l’Amministrazione Comunale, la Regione Puglia, la quale ha dato cospicuo sostenuto, sia sotto il profilo economico sia con il prezioso apporto delle professionalità e delle competenze dei suoi funzionari e tecnici. Oggi il museo delle armi aggiunge un ulteriore importante tassello al mosaico culturale di un paese già ricco di testimonianze e di storia, dirigendolo ancor più nella direzione di uno sviluppo turistico-culturale, vero volano di una economia che punta ormai da tempo sulla valorizzazione delle bellezze interne, non solo paesaggistiche, e sulla promozione del territorio – in particolare dei Monti Dauni – con inevitabili ripercussioni positive anche dal punto di vista occupazionale. Una grande opportunità, quindi, questa del Museo delle Armi, che rende orgogliosi i Bovinesi e tutto il suo circondario, nonché la Puglia intera.
“Museo delle Armi, una storia a lieto fine che ci rende tutti felici e orgogliosi di avere in paese un piccolo gioiello da tramandare alle future generazioni. Un ringraziamento di cuore da parte di tutta l’Amministrazione va alla Sig.ra Giovina Russo, moglie del compianto Renato, ai suoi figli Guida e Igino Procaccini, perché è essenzialmente grazie a loro che si è potuto realizzare tutto ciò “- queste le ulteriori esternazioni sentite e coinvolte da parole di ringraziamento da parte del sindaco Vincenzo Nunno.
Comunicato Stampa