Le associazioni di volontariato spesso si trovano a sopperire a delle mancanze strutturali nei servizi di pubblica utilità, perlopiù in ambiti che trascendono dalle proprie competenze. E’ quanto succede puntualmente per le Guardie Ambientali d’Italia della Sezione di Orta Nova, impegnate nel pattugliamento del territorio ai fini della segnalazione alla Autorità di eventuali indizi di reato in ambito ecologico.
Soltanto alcuni giorni fa, presso l’area di sgambamento per cani di Via Tommaso Fiore, i volontari hanno trovato la recinzione tagliata e due cuccioli abbandonati all’interno. Il sito, gestito dalle GADIT ortesi, serve prettamente per riservare uno spazio verde ai proprietari di animali domestici, ma in questo caso, così come spiega il presidente Domenico Sgaramella, è stata oltrepassata la misura.
“Si tratta di un gesto riconducibile sicuramente a persone sconsiderate che magari credono che abbiamo in gestione un canile. Come Guardie Ambientali – spiega Sgaramella – siamo continuamente sollecitati a causa del randagismo dilagante, ma oltre alle nostre competenze in materia di guardiania ecozoofila, non abbiamo né la forza né la possibilità di provvedere alle adozioni. Purtroppo a causa della scelleratezza di certa gente siamo costretti ad adoperarci anche in questo senso, facendo corrispondere ai nostri soci un piccolo contributo per finanziare le spese del mangime”.
Nella sede sociale delle Gadit, sistemata nei locali della Caserma dei Vigili Urbani di Orta Nova, sono state posizionate delle cucce di fortuna per sopperire alle emergenze e ai continui abbandoni. Lo stesso presidente ha affermato che nei prossimi giorni sarà ascoltato da esponenti della maggioranza di Orta Nova e dai rappresentati eletti in seno all’Unione dei Cinque Reali Siti, considerando che sul canile di Contrada Mascitelli pende ancora un’ordinanza di sequestro oltre ad una situazione igienico-sanitaria preoccupante.
“Se per voi tutto questo è giusto continuate a lasciarci animali che ci date ancora più lavoro e spese rispetto a quelle che già sosteniamo” – conclude nel suo sfogo, Domenico Sgaramella. “Vogliamo soltanto ricordare a questa gente senza cuore che, secondo alcune sentenze della Cassazione, il reato di abbandono di animale è perseguibile anche sotto il profilo penale”.