Lo scorso 10 dicembre le fiamme hanno distrutto gran parte dell’asilo comunale di Orta Nova che era ormai prossimo alla consegna. L’incendio, sviluppatosi dalle prime luci dell’alba, aveva inghiottito gli arredi interni della struttura e i serramenti che isolavano il plesso situato all’interno della Scuola Media “Sandro Pertini” di Via Kennedy – Via II Giugno. Oggi, a distanza di 10 giorni, sono stati resi noti alcuni particolari inquietanti sull’accaduto, in un clima di violenze più generale che sta interessando in maniera sempre più insistente la cittadina dei Reali Siti.

Subito dopo l’allarme, sul posto giunsero i mezzi dei Vigili del Fuoco, i volontari antincendio della Misericordia di Orta Nova, le Guardie Ambientali e i Carabinieri della locale stazione. Furono proprio quest’ultimi a compiere i primi rilievi per risalire alle cause dell’incendio. Da quanto si è appreso nelle ultime ore, dalla voce dell’assessore del Comune di Orta Nova, Antonio Attino, le indagini avrebbero conosciuto da subito un punto di svolta.

“Dispiace dover prendere atto di un gesto così vile che ferisce l’intera città” – ha affermato Attino durante un’intervista rilasciata a questa testata. “Quanto accaduto ci lascia l’amaro in bocca soprattutto perché la struttura era ormai vicina all’inaugurazione. Mi hanno riferito che all’interno della struttura, durante i primi sopralluoghi dopo l’incendio, siano stati ritrovati degli stracci intrisi di liquido infiammabile e questo fa pensare che si sia trattato con ogni probabilità di un incendio doloso. La Magistratura farà il suo corso e siamo certi che si giungerà all’individuazione dei responsabili”.

Secondo quanto filtra da Palazzo di Città pare che sia stato aperto già un fascicolo sulla vicenda e che gli inquirenti abbiano già ascoltato gli amministratori, oltre ad aver individuato dei periti per risalire alle responsabilità soggettive ed oggettive.

“Purtroppo non riusciamo ancora ad attivare un sistema di videosorveglianza, così come avevamo promesso in campagna elettorale – afferma Attino – ma ci stiamo lavorando. Se avessimo potuto contare sulle telecamere probabilmente avremmo evitato un danno di questo tipo”.

In città rimane un clima di incredulità e stupore per quanto accaduto a danno di una struttura che avrebbe accolto decine di infanti del centro dei Reali Siti. Un’inaugurazione che sarebbe stata piuttosto significativa in un contesto privo di strutture pubbliche di questo tipo. La costruzione del nuovo nido ortese era stata ultimata già nel 2014, durante la seconda amministrazione Moscarella. Il progetto fu finanziato nell’ambito dei fondi di settore Fesr 2007/2013, con un contributo regionale di circa 600mila euro ed uno stanziamento integrativo da parte del Comune di circa 200.000 euro. La struttura però è rimasta inutilizzata per la mancanza di un gestore, anche se negli ultimi mesi la Giunta ortese aveva stanziato la spesa di 20.000 euro per l’acquisto della mobilia scolastica; segno del fatto che qualcosa si stesse sbloccando.

La prima gara per la gestione del nido risale al 2016, quando il Piano Sociale di Zona incaricò una ditta di Cerignola. Questa, per varie vicissitudini, non si sarebbe mai presentata alle convocazioni nel Comune di Orta Nova, ragion per cui l’ente aveva provveduto ad inoltrare delle diffide. A gennaio del 2017 la ditta vincitrice ha rinunciato e quindi a novembre il nuovo bando se lo è aggiudicato una cooperativa di Brindisi. Il contratto stava per essere stipulato, fino a quando le fiamme hanno avvolto la struttura e ridotto in cenere i programmi di tante famiglie.

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