Se n’è andato un grande uomo, un importante imprenditore e un pezzo di storia della Capitanata e dei Cinque Reali Siti. Lo scorso 8 aprile è venuto a mancare Francesco Paolo Cicolella, storico fondatore dell’omonima catena di cinema che ha spopolato in lungo e in largo in tutta la provincia di Foggia fino a quando non si sono avvertiti i primi segnali della crisi del settore. La diffusione delle grandi multisala, anche in Capitanata, ha affossato un comparto economico in cui Cicolella era stato senza dubbio un precursore e un pioniere con l’apertura della Sala in zona Stazione a Foggia e quell’idea di decentramento che aveva portato ad esperienze analoghe anche in quel di Orta Nova e in altri centri dauni.



Nello stesso edificio di Via Stornarella ad Orta Nova, l’uomo del cinema di Capitanata – così era stato soprannominato – ha ottenuto importanti traguardi. Nella città dei Cinque Reali Siti ha trascorso una parte importante della sua vita, durante la quale gli è stato assegnato il riconoscimento come “esercente cinematografico”, un titolo che gli ha spianato la strada verso una carriera imprenditoriale di successo. In seguito, avrebbe preso in gestione anche il Cinema Ariston di Foggia, con un giro d’affari che ha sempre portato onore ai suoi impegni e alla sua lungimiranza.

Nonostante questa grande attività di promozione della settima arte avvenuta anche nel Comune di Orta Nova, alcuni suoi eredi, all’indomani dei funerali, hanno lamentato una certa freddezza e un certo disinteresse da parte degli amministratori dello stesso centro dei Cinque Reali Siti. “Mio suocero – scrive Ignazio Maria Mancini a questa testata – è stato salutato da tantissime persone che non ci si stavano nemmeno in chiesa! Un ringraziamento, in negativo, va a tutto lo staff del Comune di Orta Nova, alla parte politica e alla parte “civile” – continua Mancini – Don Paolo vi ha appoggiato fino alla fine, assecondando ogni vostro singolo ‘prurito’. Da parte mia non meritate alcun ringraziamento, nessuno dello staff del Comune di Orta Nova, avete dimostrato di essere ciò che in realtà siete: finti, falsi, praticamente politici dei più scarsi. Sarebbe bastato anche un misero telegramma, un semplice saluto a quello che fingevate fosse un amico, ad un uomo che ha sempre visto in Voi delle persone che credevano nei suoi stessi ideali…”.

Alla luce di quanto affermato pare che nessuno da Orta Nova abbia preso parte al funerale tenutosi il 9 aprile presso la Chiesa della Madonna della Croce a Foggia. Un fatto che è testimone di una storia dai contorni sbiaditi che ha delle ricadute inevitabili anche su quell’edificio che oggi porta il suo nome e che andrebbe rivalutato e rilanciato. Con la dipartita di Cicolella, al di là di questo caso amaro, si chiude il ricordo di un’epoca che ha segnato la sfera culturale della Capitanata intera, quel cinema che ha regalato sogni ad intere generazioni di cinefili che tramite un proiettore si “proiettavano” a loro volta verso un mondo tanto irraggiungibile quanto lontano per quegli anni.

(Foto dal sito manganofoggia.it)



NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO