Domenica ad Orta Nova si terrà alle ore 21 l’inaugurazione della mostra d’arte “Il Barbitonsore. L’espressione della barba nel tempo”, presso la sala da barba “Barbitonsore” in corso Aldo Moro 6.

E’ un’esposizione che vede insieme arti visive nelle opere di Domenico Carella e l’arte del barbitonsore dalla maestria di Franco Fazi. Alle 15 rivisitazioni xilografiche di Carella fanno da contrappunto 15 interventi che Fazi ha realizzato su altrettante barbe. La mostra, le opere e la presentazione sono a cura di Gianfranco Piemontese, storico dell’arte e docente del Liceo Classico “Zingarelli” di Cerignola. Per questa mostra è stato pubblicato da Centro Grafico Editore un catalogo con fotografie di Barbara La Ragione e Andrea Simone, il testo critico invece è di Gianfranco Piemontese.

Domenico Carella fa parte di quella schiera di giovani artisti, uomini e donne, che nell’ultimo decennio hanno avuto affermazione non solo nel luogo di origine ma ampi riconoscimenti in città attente all’arte come Napoli e Milano.

Tra le opere di Carella e quelle di Fazi, figurano anche due lavori, uno di Salvatore Lovaglio ed un altro di Mosé Cava, che qui sono ospiti speciali. Artista navigato e tosato quasi alla maniera monacale il primo, barbuto biancheggiante al sale e pepe il secondo. Entrambi provenienti da quella che a ragione si può definire la città storica e bella per antonomasia della Provincia di Foggia: Lucera.

L’incursione di Lovaglio e La Cava non è casuale, gli artisti che espongono sono in relazione con loro, Carella ha condiviso importanti laboratori artistici tenutisi nell’atelier di Lovaglio in una cornice arcadica come quella di Borgo San Giusto ai piedi della Valle del Celone. La serata inaugurale della mostra, che durerà fino al 14 giugno, prevede anche il concerto in unplugged del “Gipsy Trio”, composto da Nunzio Ferro, Vittorio Menga e Nicola Scagliozzi.

Articolo estratto da “L’Attacco – 11/06/2016

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