Ancora una volta sugli scudi Lorenzo Annese, il consigliere di minoranza, capogruppo dei Riformisti, che nella serata di giovedì 30 agosto ha tenuto, in Piazza Pietro Nenni ad Orta Nova, un altro comizio a poca distanza di tempo dalla sua ultima apparizione pubblica.

Al centro del dibattito ancora il tema dell’approvazione delle delibere Tari 2016 e il relativo Piano Economico Finanziario, in ottemperanza alle richieste della SIA, che come è risaputo, sta affrontando delle serie difficoltà per far quadrare i conti. Dopo le vibranti proteste delle opposizioni, la maggioranza ortese guidata dal sindaco Dino Tarantino, aveva promesso che, qualora anche gli altri comuni non avessero adeguato le tariffe alle richieste di SIA, anche Orta Nova avrebbe revocato le delibere. Superato il termine prefissato del 15 giugno e verificata la riluttanza degli altri comuni, il sindaco ha poi comunicato la volontà di revocare gli epocali e impopolari incrementi della TARI nel prossimo consiglio comunale che non è ancora stato convocato. In attesa dell’assemblea decisiva, Annese ha rincarato la dose, aggiornando i suoi simpatizzanti sulle ultime evoluzioni di una vicenda che potrebbe portare al collasso di SIA e alla messa in mobilità di oltre 330 lavoratori. Da quanto si apprende i vertici di SIA avrebbero dato un ulteriore termine del 31 luglio per ottenere l’approvazione dei Piani Finanziari maggiorati da tutti i comuni afferenti all’Autorità di Bacino. Mentre i comuni della BAT continuano il loro ostruzionismo in difesa delle istanze delle loro comunità, Annese lancia una petizione per la revoca delle delibere TARI.

“Dopo la comunicazione del sindaco Tarantino – ha affermato Annese – ho cominciato a nutrire qualche dubbio sull’effettiva revoca delle delibere Tari, trascorse ormai due settimane dalla promessa fatta alla cittadinanza. In tutto questo tempo, nessun esponente della maggioranza ha avuto la dignità di venire in piazza per aggiornare la popolazione su quanto stesse accadendo. Avrebbero dovuto spiegarci come mai il bilancio di Sia del 2014, aveva un attivo di 153.000 euro, mentre l’ultimo bilancio 2015 ha riportato una perdita di 2 milioni e mezzo. Considerando che le delibere Tari sono ancora in vigore, da oggi lancerò una raccolta firme per annullare le stesse, prima che i bollettini siano recapitati alle famiglie. E’ il momento che questa maggioranza si assuma le proprie responsabilità e esca da questo atteggiamento di vittimismo”.

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