Ad ogni appuntamento di consultazione, avvenuto negli scorsi giorni nei comuni dei Cinque Reali siti, è stato ribadito lo stesso “refrain”, a commento di quello che è stato il lavoro svolto dal Gal Piana del Tavoliere, durante la scorsa programmazione. “Vi è stato uno sbilanciamento tra i progetti finanziati sul territorio di Cerignola, rispetto a quelli approvati negli altri comuni”. Alcuni dei restanti centri della circoscrizione, durante le prime fasi del vecchio corso, non hanno avuto neanche modo di entrare a far parte del consorzio pubblico-privato che ha gestito i fondi della programmazione europea PSR 2007-2013.

All’indomani della conclusione del primo tour di “raccolta feedback” tra gli enti locali del comprensorio, è stato possibile comprendere quale sia stato il motivo per il quale si sia verificata questa sproporzione.  Di fatti, durante gli appuntamenti organizzati tra il 4 e il 9 luglio, si è registrata una buona affluenza di stakeholders e operatori agricoli soltanto durante il dibattito tenutosi nell’aula consiliare di Cerignola. Per un evidente deficit di attenzione e non solo per proporzioni demografiche.

IMG_2199A dispetto di questo sconfortante dato di fatto, l’ultimo workshop tenutosi a Stornara è stato comunque un momento per fare un primo bilancio sulle idee che sono emerse verso la costituzione della nuova società, nei confronti della quale la Camera di Commercio di Foggia ha assunto il ruolo di Ente Capofila. Nonostante le critiche, non sempre velate e le osservazioni poco edificanti di alcuni operatori agricoli,  il primo road show del nuovo comitato promotore è comunque riuscito a raccogliere tanti  tematismi sui quali sarà possibile costruire la nuova Strategia di Sviluppo Locale.

“Durante questa settimana di incontri – ha spiegato Antonio Stea – abbiamo raccolto circa 150 idee che andranno a costituire la redazione di una strategia organica verso la formazione del nuovo Gal. E’ stato un periodo transitorio, con appuntamenti organizzati in tutta fretta, ma nonostante ciò abbiamo avuto un buon riscontro”.

Pochi ma buoni, insomma. Sta di fatto che il diktat imprescindibile per la nuova programmazione di sviluppo rurale riguarderà sicuramente la formazione e l’innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali (agroalimentari, artigianali e manifatturieri). Infatti, i portatori di interesse che hanno preso parte ai 6 dibattiti hanno fortemente dirottato l’attenzione degli addetti ai lavori, verso questo argomento, identificandolo come la più importante carenza del tessuto economico locale. Sulla possibile destinazione dei fondi che verosimilmente andranno da un massimo di 9 milioni ad un minimo di 4, durante il primo incontro di Stornarella (4 luglio), è stata ribadita l’importanza della differenziazione delle colture agricole locali e la volontà di riqualificare le vecchie masserie abbandonate adibendole ad agriturismi o ad alberghi diffusi. Da Orta Nova (5 luglio) invece, hanno avuto una certa consistenza gli interventi dei rappresentanti dell’amministrazione comunale locale, i quali hanno voluto focalizzare l’attenzione sulla messa in opera della diga di Palazzo d’Ascoli e sulla costituzione di un marchio unificato dei Cinque Reali Siti. Come detto, il dibattito più intenso e partecipato si è tenuto a Cerignola (6 luglio), dove erano presenti sia il sindaco Franco Metta che numerosi vertici provinciali delle più importanti associazioni di categoria. Qui, con oltre 30 interventi dal pubblico, è stato dimostrato interesse verso l’inclusione dei soggetti svantaggiati e la riqualificazione del patrimonio artistico. Se per Carapelle (7 luglio) e Ordona (8 luglio) si è trattato di prediche nel deserto, durante l’appuntamento conclusivo di Stornara (9 luglio) sono emerse altre idee, anche di natura diversa da quelle esposte in precedenza. L’attenzione degli operatori è stata rivolta soprattutto alla tematica della filiera del rinnovabile, nello specifico dei pannelli solari e del microeolico, per lo sgravio degli oneri di utenza elettrica nelle campagne. Turismo sostenibile, formazione di reti di condivisione intelligente tra agricoltori ed accesso al credito facilitato, sono stati gli ultimi punti approfonditi durante il primo ciclo di incontri. Proficuo è stato anche il dialogo avviato nelle aziende locali e presso la sede dell’Unione dei Cinque Reali Siti, al cospetto del Presidente del Consiglio sovracomunale, Pasquale Ruscitto.

“Spero che questa proficua attività di consultazione – ha spiegato Rocco Calamita, sindaco di Stornara e membro dello scorso CDA del GAL – porti dei risultati migliori rispetto alla scorsa programmazione, nella speranza di riuscire a mettere in pratica le buone idee che sono emerse”.

Di fatti, proprio a tal fine, dalla serata di martedì 12, proprio dall’aula consiliare di Stornara, partiranno i primi focus group nei quali verranno discussi singolarmente tutti i tematismi preponderanti che sono emersi nel corso dei vari workshop. A questi ulteriori approfondimenti prenderanno parte gli stessi operatori che hanno enunciato le criticità e che avranno così la possibilità di studiare fattivamente la migliore via risolutiva. Saranno 3 i momenti specifici già in programma: il primo sull’inclusione sociale dei gruppi svantaggiati (Stornara, 12 luglio), il secondo sulla valorizzazione delle risorse ambientali e il patrimonio artistico (Orta Nova, Palazzo Ex Gesuitico, 13 luglio), il terzo sulla formazione delle filiere di prodotti enogastronomici e di energia rinnovabile (Cerignola, 14 luglio).

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