Una storia imprenditoriale di successo, una rapida ascesa verso fatturati elevatissimi e una strategia di marketing ben delineata e curata nei minimi dettagli. Tutto questo è alla base della 4a edizione dello Stornarap, la kermesse di musica hip hop che nelle date del 21-22-23 agosto, animerà il piccolo paese di Stornara.

Quest’anno, l’onore e l’onere di organizzare l’evento, che attirerà (si spera) almeno 30.000 fan da tutta Italia, sono ricaduti nelle mani della Tecnomaster.biz, impresa che si occupa di e-commerce informatico, logistica, business planning e formazione professionale a Cerignola. Già negli scorsi anni, il festival rap di Stornara è risultato un modello proficuo (ma fin poco traslabile altrove) di cooperazione tra pubblico e privato con l’esperienza della Cs Consulting di Nino Cianci nel 2015. Poi è cambiato l’organigramma con l’inserimento della Tecnomaster e di Pugliable, l’associazione di promozione culturale che coinvolge tanti giovani dei Reali Siti.

Quest’anno, con un investimento che supera i 100.000 euro, l’impresa di Michele Monaco ha assicurato una scaletta di primo livello (Gue Pequeno, Salmo e l’ospite internazionale Shaggy), curando i minimi dettagli, dall’individuazione della direzione artistica alla promozione dell’evento e silurando la ‘vecchia guardia’ dei pionieri dello Stornarap. Tanti i consigli e i trucchi che Monaco si sente di dispensare ai privati che vorrebbero investire in eventi di Capitanata. La sua è stata una vera scalata verso il successo, dal 2008 quando gestiva un semplice negozio di prodotti informatici a Stornarella, fino al ruolo di amministratore delegato della Tecnomaster.biz, 4000^ fonte di e-commerce in Italia e uno dei siti più attivi del sud Italia.


Le imprese private”, spiega a questa testata, “non devono investire in sponsorizzazioni sterili e su progetti che non hanno futuro e che centrano ben poco con il loro core business. Noi, ad esempio, abbiamo sin da subito sposato il progetto di Stornarap perché è un formato che avrà sicuramente sempre più successo nel panorama artistico nazionale. Sarà utile anche per un ritorno di immagine per la nostra impresa l’aver dimostrato la qualità dei nostri ‘prodotti finiti’ strutturati con le nostre competenze e la nostra professionalità”.

Sullo sfondo, le immancabili sinergie  utili ad attirare le risorse private e che servono come garanzia e trampolino di lancio. Nel caso dell’evento di Stornara, il Comune ha assicurato un contributo di 20.000 euro, la stessa somma promessa da via Capruzzi, dove evidentemente hanno riconosciuto l’elevata attrattività su scala regionale.

“La concordanza di idee con le pubbliche amministrazioni è fondamentale”, prosegue Monaco, “perché in assenza di ciò le imprese sono disincentivate a fare degli investimenti. In provincia di Foggia, purtroppo, da quello che noto anche attraverso la mia attività professionale, non ci sono tanti progetti validi dal punto di vista artistico, sui quali investire serenamente, al fine di ottenere risultati certi. In questo senso, forse, soltanto la Notte della Taranta e lo Stornarap, nel panorama musicale pugliese, assicurano un futuro con una partecipazione e un coinvolgimento sempre crescente. Questi formati giovani e intelligenti attireranno sempre più l’interesse degli imprenditori. Per questo stiamo tentando di intraprendere tanti nuovi progetti, uno dei quali partirà a breve anche ad Orta Nova”.

Poi c’è il capitolo relativo alla sostenibilità, per la quale è importante capire se l’investimento privato sarà poi ‘coperto’ con un ritorno sia economico che in termini di immagine e pubblicità;  o se sarà il caso di dover conteggiare le perdite. “Dobbiamo riuscire a spiegare quali sono le nostre peculiarità al pubblico”, sottolinea Monaco. “Soltanto così potremo coprire le nostre spese anche in prospettiva futura. A breve chiuderemo alcune partnership con marchi multinazionali che ci aiuteranno a coprire la nostra spesa. Questo già ci gratifica e ci fa ben sperare per la buona riuscita dell’evento di Stornara. Con la speranza di riuscire, sin da subito, a far affermare questo brand su scala nazionale”.

“Entrare nel portafogli delle imprese, chiedendo frequenti contributi per tanti eventi, spesso a poca distanza di tempo tra di loro, è sempre più difficile”. Con queste parole, Michele Manzi, presidente di Pugliable, commenta quella che è la frenetica ricerca di risorse per permettere l’organizzazione dei vari cartelloni estivi. Investimenti ad occhi chiusi che nessun imprenditore si concede più. Parola d’ordine: programmazione. Questo è stato il carattere distintivo della Tecnomaster.biz per lo Stornarap 2016, condiviso a pieno titolo con i ragazzi dell’associazione culturale che stanno fungendo da braccio operativo per il main event di fine agosto.

“Come associazione di promozione del territorio, della sua cultura e del turismo locale, abbiamo accettato la sfida che ci è stata proposta dall’amministrazione comunale di Stornara”, spiega Manzi, “per cercare di costruire qualcosa di importante che potesse in qualche modo caratterizzare questi piccoli centri anche durante l’estate”.

Tra i fondatori di Pugliable, oltre a Manzi, Davide Trallo e Francesco Montrone, c’è anche Michele Monaco, l’imprenditore che quest’anno agisce in qualità di principal crowdfounder dello Stornarap.

“Al giorno d’oggi”, sottolinea Manzi, “per un’impresa investire in pubblicità e visibilità è fondamentale, ma nonostante ciò bisogna dimostrarsi capaci. Gli imprenditori che sposano dei progetti artistici o decidono di sponsorizzare degli eventi devono avere coscienza del fatto che stanno prendendo parte ad un progetto e non soltanto ad un’iniziativa fine a se stessa. Purtroppo, in Capitanata manca ancora una giusta mentalità imprenditoriale, che si dimostri sensibile a questo tipo di ragionamento”.

NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO