Chi lo ha detto che i cellulari a scuola siano banditi? Sulla scorta delle indicazioni fornite dal Piano Nazionale per la Scuola Digitale, l’Istituto Comprensivo “Aldo Moro” di Stornarella – Ordona ha attivato, dal 15 al 23 ottobre, un percorso didattico che sta consentendo agli alunni di immagazzinare diverse informazioni,  servendosi di strumenti tecnologici come lo  smartphone, i tablet e il coding.

“Sono strumenti questi che a scuola, già da qualche anno, si stanno ritagliando uno spazio nella didattica – spiega l’animatrice digitale dell’Istituto, Annalisa Grillo –  sia perché educano i bambini e ragazzi al pensiero creativo, sia per il loro risvolto pratico, in quanto hanno a che fare con la nostra quotidianità, con molti oggetti che utilizziamo abitualmente e che riteniamo ormai indispensabili”.

Per queste ragioni l’Istituto Comprensivo di Stornarella e Ordona ha già da qualche anno inserito nel proprio PTOF un curricolo digitale che prevede l’introduzione del pensiero computazionale. La quasi totalità dell’Istituto Comprensivo si è preparata all’Evento “Code Week” promosso dalla Commissione Europea, non solo nella settimana dal 15 al 23 ottobre, con la formazione dei docenti, lezioni tecnologiche e con unplugged svolte in verticale, coinvolgendo alunni di ordini di scuola diversi.

“Tutti i segmenti scolastici sono stati coinvolti – continua l’animatrice – i bambini della scuola dell’Infanzia e della primaria hanno svolto attività di coding con giochi di ruolo (CodyRoby). Le seconde e le terze hanno svolto attività di riflessione sulla programmazione visuale e sugli algoritmi. Le classi quarte e quinte insieme ai ragazzi della secondaria hanno svolto attività di programmazione unplugged e si sono cimentati nella Prima Coding Sfida, una gara a squadre con quiz interattivi, giochi di programmazione, percorsi CodyWay e soluzione di CodyQuiz”.

2016-10-19-photo-00001068Gli eventi che hanno visto la partecipazione di circa 900 alunni sono stati allietati da due diversi flashmob: per i grandi “Ode to Code” inno del codice ufficiale e per i più piccoli il “Chu Chu ua” in versione coding. Allo stesso tempo, nella giornata del 19 ottobre, altre quattro classi dello stesso istituto, si sono cimentate in un’iniziativa volta alla riscoperta del lessico e alla salvaguardia delle parole in via d’estinzione. Con la “Giornata Pro-Grammatica” i ragazzi hanno avuto modo di applicare l’uso dei nuovi canali di comunicazione, all’approfondimento sulla lingua italiana, sempre nell’ambito degli eventi della “Code Week”. E’ stato un vero e proprio viaggio internautico alla riscoperta della straordinaria ricchezza lessicale dell’italiano, al termine del quale ciascun alunno ha deciso di adottare una parola che si usa sempre meno nel linguaggio quotidiano delle nuove generazioni. “Procrastinare”, “Ciarpare”, “uopo”, questi sono solo alcuni esempi dei termini che i ragazzi hanno approfondito, dal punto di vista del significato, e hanno pubblicato su Instagram all’hashtag #parolefuorimoda. L’evento è stato mandato in collegamento anche sulle frequenze di Radio 3.

 “Adesso questi ragazzi hanno una grossa responsabilità – afferma la professoressa referente del progetto, Paola Grillo – dovranno cercare di non far morire delle parole che sono un patrimonio della nostra cultura e del nostro lessico. Il messaggio che abbiamo voluto dare con questa iniziativa era quello di far capire che un lessico povero equivale ad una visione povera del mondo. Essere ricchi dal punto di vista del bagaglio lessicale, significa saper esprimere meglio di altri un sentimento o un’emozione. Direi che è una capacità piuttosto importante”.

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