E’ ormai arrivato il Natale e di conseguenza è tempo di regali. E perché non concedersi una buona lettura rilassante, umoristica e allo stesso tempo riflessiva? Bene, uno dei libri più originali usciti in questi ultimi tempi è proprio “Fallo” scritto dai noti youtubers, nonché vincitori dell’ultima edizione di Pechino Express, The show.  Coloro che hanno portato per primi in Italia la concezione di “esperimento sociale” su tematiche delicate come il razzismo, l’omofobia, il cyberbullismo, il sessismo, ecc. Il loro libro, edito dalla Mondadori, è uscito il 15/11/2016.

La sua originalità sta nel fatto che non si tratta del semplice romanzetto strappalacrime, o di un’autobiografia priva di senso, ma è un libro che può essere definito come un manuale di autostima. L’obiettivo principale del libro lo si può notare proprio a partire dal titolo: Fallo. Un verbo, un imperativo: tu devi farlo! Infatti il manuale si pone l’obiettivo di spronare in particolar modo i giovani ad agire nella realtà sociale. Non a caso il testo abbraccia, analizza e tenta di dare soluzioni a quei problemi esistenziali che affliggono la figura dell’uomo, seppur con un linguaggio molto semplice, diretto, efficace e provocatorio in un certo senso.

Uno dei primi problemi affrontato nei primi capitoli è il problema della socialità, che alla fine è il vero tema su cui si basa tutto il libro. Nel corso della storia della filosofia ci si è sempre posti un quesito molto difficile: che cos’è l’uomo? Molto probabilmente la risposta più convincente è riuscita a darla Aristotele: l’uomo è un animale sociale. Frase che aprirà proprio il primo capitolo. In questo senso Aristotele affermava che la socialità fa parte della natura dell’uomo e di conseguenza l’essere umano ha sempre bisogno di relazionarsi/socializzare con gli altri. In questi ultimi anni è venuto a mancare questo aspetto a causa del boom tecnologico e della nascita dei vari social network. Infatti se precedentemente, quando si era bambini, la relazione era la cosa più semplice e spontanea oggi è diventata la cosa più difficile.

Basti pensare quando da bambini si andava al parco e si vedevano altri bambini giocare, spontaneamente e senza vergogna gli si chiedeva di prendere parte al gioco; per non parlare della relazione con il sesso opposto: quando si era bambini era anche semplice manifestare ciò che si provava nei confronti della bambina, o del bambino, di cui si era innamorati. In base agli ultimi studi, notiamo di come tutto questo sia venuto a mancare: l’80% dei ragazzi, a partire proprio dai bambini, passa il loro tempo davanti ad un pc o davanti ad un cellulare facendosi alienare dalla realtà virtuale e ritrovandosi impacciati nel svolgere le più basilari azioni di socializzazione. In virtù di questo gli autori tentano di spronare i ragazzi ad agire maggiormente nella realtà concreta e a superare quello stato di pigrizia e timidezza che ha determinato la morte dell’essenza umana, trasformando l’uomo da animale sociale ad un semplice animale. Il tutto viene fatto attraverso la condivisione di esperienze personali, dei due youtubers, e la descrizione di esercizi provocatori alla fine di ogni capitolo.

Dal problema della socialità scaturiscono altri problemi importanti, come per esempio quello dell’amicizia. Quanto è importante avere amici con cui confidarsi, con cui uscire, con cui condividere tutto. Purtroppo anche questo aspetto è venuto a mancare nella vita dell’uomo. Tante persone non avvertono più la necessità di avere amici in quanto fermamente convinti che l’amicizia la si possa ottenere attraverso un semplice “aggiungi agli amici”; o quante persone non hanno una minima idea su come fare amicizia? Bene, in questo libro attraverso alcuni esercizi che possono sembrare inutili, ma che non lo sono affatto (in quanto il concetto di “inutilità” è relativo”) si cerca di suggerire alcune pratiche per arrivare ad avere nuovi amici.

La relazione con il sesso opposto è uno dei problemi più evidenti negli ultimi anni. Addirittura da un po’ di tempo a questa parte sono addirittura nate le cosiddette “relazioni virtuali” cioè l’accontentarsi di vedere il proprio ragazzo, o la propria ragazza, attraverso uno schermo o attraverso una tastiera. Nel libro questo tema è trattato in due capitoli dentro i quali si tenta, ancora una volta, di stimolare il corteggiamento all’antica. Cioè fatto di sguardi di emozioni che si possono vivere solo nella realtà non virtuale.

Ma il capitolo più importante è esattamente quello riguardante il pregiudizio. Ormai viviamo nella società dei pregiudizi. Quanti vengono etichettati in un certo modo solo per il modo in cui si vestono, o il look che sfoggiano o peggio ancora per gli interessi che si hanno. E molti, in virtù di questo, arrivano a voler emulare la massa, quindi il vero problema è proprio l’omologazione di massa. Ciò che gli autori del libro ci invitano a fare è quello di rompere gli schemi, non porsi limiti, differenziarsi dalla massa per essere sé stessi. Solo essendo sé stessi si potrà lasciare il segno in qualsiasi luogo ci ritroviamo (a scuola, all’università, al lavoro,ecc.).

Il giudizio su questo libro è positivo soprattutto per la sua originalità. Non sarà un manuale di sociologia che si studierà all’Università, ma è un libro che attraverso un linguaggio giovanile tenta di far riflettere e tenta soprattutto di dare alternative al modus vivendi che ci impone continuamente la società.

 

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