Già da alcuni mesi prima della visita di Papa Francesco a San Giovanni Rotondo si era messo in moto un indotto economico volto a sfruttare l’eco mediatica di questo grande passaggio storico. Oltre all’oggettistica, alla ricettività e ad ogni altra forma di legittimo commercio, parallelamente ha preso vita anche un meschino “traffico” sul web.

E’ quello che riguarda i fotomontaggi fatti circolare in rete per attirare l’attenzione degli utenti verso delle pagine dalle quali veicolare altri contenuti, spesso anche commerciali. Questo è quanto è accaduto anche sabato scorso, quando Papa Francesco ha visitato la tomba del frate di Pietrelcina. Già dalle prime ore del mattino, ancora prima che il Pontefice giungesse nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie, circolava in rete un’immagine di Bergoglio che, prostrato sulla salma del frate, lo bacia in volto, con un’espressione smielata “acchiappa like”.


Dopo aver fatto il giro del web e aver riscosso centinaia, se non migliaia, di ricondivisioni, i più attenti osservatori hanno svelato l’arcano. La foto del bacio, infatti, è risultata essere un foto montaggio, con il viso del Papa che sarebbe stato preso da una foto di molto tempo prima, scattata mentre Bergoglio stava baciando un bambino ammalato.  Ad aggravare la situazione, come avviene spesso quando si tratta di fake news, è stato l’incauto operato delle testate giornalistiche. Alcune di queste, da quelle locali a quelle nazionali, hanno postato la foto pensando erroneamente che si trattasse di uno scatto autentico.



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