A far suonare ancora l’allarme  è stato il recente arrivo di una settantina di migranti sulle coste di Vignanotica, vicino Vieste. La stagione estiva si sta approssimando e con essa anche le preoccupazioni di ulteriori sbarchi che metterebbero a dura prova il sistema di accoglienza, già alquanto provato. Dopo il clamore suscitato dall’inchiesta sul Cara di Mezzanone, il Ministero degli Interni, in collaborazione con il Prefetto di Foggia, ha intimato a tutti i comuni di Capitanata di attivarsi per predisporre progetti di accoglienza di secondo livello.

Tra i centri inadempienti c’è quello di Orta Nova che non si è ancora posto il problema di dover avviare uno Sprar, l’accoglienza mirata dedicata ai rifugiati politici che nello specifico dei Reali Siti è attivo soltanto nel comune di Stornara. Dopo la riunione tenutasi alcuni mesi fa, gli amministratori del comune ortese sono tornati al cospetto del Prefetto, la dottoressa Maria Tirone, per ricevere un ultimatum definitivo. La richiesta è quella di attivare un progetto per ospitare almeno 42 rifugiati politici sul territorio di Orta Nova, seguendo un calcolo che ha come criterio l’assegnazione di 2,5 migranti per ogni 1000 abitanti.

All’amministrazione è stato richiesto di avviare quanto prima delle forme progettuali e di individuare delle strutture confacenti ad esse, così come avviene già da tempo in altri comuni della Capitanata. Se ciò non dovesse verificarsi, il Ministero interverrà di suo pugno, requisendo strutture da dedicare all’accoglienza dei rifugiati, in ottemperanza al nuovo piano migranti approvato di recente dal Parlamento. Ad Orta Nova, centro che storicamente ha sempre avuto problemi con l’accoglienza dei migranti (si ricordi lo sgombero dell’Hotel Africa), permane una situazione abitativa difficile, in virtù della quale molte famiglie (italiane e non) chiedono da tempo di avere una sistemazione dignitosa. Questa ulteriore saturazione potrebbe creare del malcontento e conseguenti difficoltà che l’attuale sindaco Dino Tarantino è chiamato a mitigare in qualche modo.

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